Prove tecniche di monopolio

Telecom Italia acquista Pagine Utili da Mediaset pagandole con azioni Seat; così il gruppo di Berlusconi aumenta la sua presenza nel settore televisivo e allunga le mani, indirettamente, sul quotidiano on line Il Nuovo.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-09-2002]

Come si vociferava da mesi, la Telecom Italia di Marco Tronchetti Provera ha acquistato dalla Mediaset di Silvio Berlusconi la società Pagine Utili, concorrente diretta della sua controllata Seat nel settore delle Pagine Gialle.

Questa operazione avviene (guarda caso) qualche giorno dopo la presentazione del disegno di legge sul riassetto del settore comunicazione da parte del Governo Berlusconi. Tale legge, dopo il diretto intervento di Tronchetti Provera su Berlusconi, consentirà a Telecom Italia di controllare fino al 10% dei ricavi del settore della comunicazione e quindi di continuare ad avere una partecipazione in Stream superiore al 19% senza dover cedere il controllo delle televisioni La7 e Mtv.

Così putroppo sembra quasi uno scambio di favori, come quello che l'estate scorsa, pochi giorni dopo il via libero del Governo all'acquisto di Telecom Italia da parte della Pirelli, vide la Pirelli stessa rilevare da Berlusconi l'Edilnord, una società pesantemente in perdita (come d'altra parte le Pagine Utili). Qualcuno potrebbe dire che si tratta solo di dietrologia; diciamo piuttosto che è solo un "legittimo sospetto".

Due dati sono però difficilmente confutabili: uno è che in questo modo Telecom Italia controllerà, attraverso Seat, il 98% del mercato delle Pagine Gialle, consolidando il proprio monopolio. Questo accade alla vigilia dell'imminente liberalizzazione degli elenchi telefonici: vedremo se le due Authority competenti (Antitrust e Garante delle Comunicazioni) non avranno niente da ridire.

L'altro inconfutabile dato è che così Mediaset, che verrà pagata in azioni Seat, parteciperà al controllo e alla proprietà di due reti televisive, La7 e Mtv, oltre alle tre che già possiede. In altre parole ciò significa il rafforzamento del duopolio televisivo italiano e l'aggravamento del conflitto di interessi di Berlusconi.

Già prima delle elezioni del 2001 Berlusconi non nascondeva l'interesse a entrare in Telecom Italia e Fedele Confalonieri (Presidente di Mediaset) dichiarava la sua volontà di pesare sulle strategie del colosso telefonico. Fatto è che in questo momento in Italia non c'è limite al dilagare dell'onnipresenza mediatica di Berlusconi (potrebbe essere altrimenti?).

Un altro rischio di monopolio è quello legato alla possibile cessione dell'importante quotidiano on line Il Nuovo, oggi di proprietà della e-Biscom. e-Biscom non vuole perdere ancora dalla gestione - deficitaria come molte testate online a causa del calo degli introiti pubblicitari- perchè ha già tagliato sui giornalisti.

e-Biscom sembrerebbe inoltre intenzionata a cedere Il Nuovo al gruppo HDC Datamedia, il gruppo famoso per essere il "sondaggista" di fiducia di Silvio Berlusconi perché molto vicino alle idee politiche del Premier. Tv, giornali, e ora anche il Web...

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Come vedi il futuro dell'umanità, in ambito scientifico?
Il futuro è nella condivisione delle conoscenze. L'arroganza delle multinazionali nei confronti della proprietà intellettuale è solo il canto del cigno: infatti grazie alle tecnologie il sapere non potrà più essere detenuto da pochi potenti.
Per tutelare ricerche che richiedono investimenti cospicui, la proprietà intellettuale è uno strumento equo e ragionevole. Lo strapotere attuale della grande industria va solo limitato nel tempo ed emendato dagli aspetti più truci.
Lo scenario più probabile è un doppio binario tra scienza proprietaria e open source. La prima coprirà i settori che richiedono investimenti a lungo termine, la seconda quelli in cui la cooperazione raggiunge i risultati migliori.
Il potere si concentra dove c'è il denaro. Volenti, o nolenti, i big dell'economia mondiale si accaparreranno tutte le fonti di conoscenza, e sapranno farle fruttare a dovere, per il bene dell'umanità.

Mostra i risultati (1624 voti)
Aprile 2024
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 29 aprile


web metrics