Gli indecisi si decidano: Linux merita davvero di essere almeno provato. Ecco qualche piccolo suggerimento per facilitare l'operazione a tutti quelli che ancora esitano.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-01-2002]
A quanto pare, la lista di domande su Linux alle quali ho cercato di rispondere in un precedente articolo ha stimolato la curiosità dei lettori: così mi è parso opportuno pubblicare una seconda puntata della "NSFAQ", affrontando alcuni temi più tecnici ed altri attinenti in particolar modo l'installazione vera e propria. Ovviamente, senza la pretesa di condensare in poche righe una completa guida all'installazione, ma con la speranza di evidenziare che questo "grande salto" non è affatto drammatico come a molti può apparire: anzi, rischia di essere davvero divertente e di fare svanire in breve tempo il desiderio di tornare indietro.
Dove mi procuro una distribuzione?
Riconosco che scaricare due o tre files da 600 e più megabyte per masterizzarsi i CD di installazione non è affatto agevole per chi non ha a disposizione collegamenti molto veloci. Bè, allora correte in edicola. Il numero di novembre di "Linux Pratico" include i tre CD della Mandrake 8.1, mentre "Linux & C." di dicembre reca allegati i due CD della Red Hat 7.2: con una manciata di euro risolverete il problema. La prima è bimestrale, perciò dovreste riuscire ancora a trovare qualche copia di entrambe presso gli edicolanti più forniti; in ogni caso è sempre possibile richiedere gli arretrati. Una volta giunti in edicola, mentre vi fate passare il fiatone, curiosate bene tra gli scaffali: non è detto che le due citate siano le uniche riviste a regalare distribuzioni Linux in questo periodo...
Si, esiste: Appunti di informatica libera, di Daniele Giacomini. Si tratta di una guida completissima ed estremamente dettagliata: probabilmente i principianti preferiranno dedicarle una prima lettura "a volo d'uccello" per approfondire in seguito gli argomenti di specifico interesse.
Ricordate sempre che la Rete è una miniera: spesso è sufficiente una ricerca su Google o altri motori per reperire non solo informazioni generiche, ma vere e proprie mini-guide a specifiche operazioni, nonché le soluzioni per i problemi noti.
Il mio computer è fatto così e cosà, va bene per Linux?
Diciamo che per sperimentare Linux in modo testo e utilizzare il computer per svolgere qualche mestiere "tipico", come il router o il DNS, anche un vecchio Pentium 100 con 16 MB di RAM può bastare. Una installazione ridotta di Linux si accontenta di qualche centinaio di MB di spazio disco; per installare il contenuto completo dei CD, applicazioni comprese, serve qualche GB. Per inciso, una configurazione di kernel sufficiente per fare bootstrap e solgere semplici attività di amministrazione sta tutta su un unico floppy disk da 1.44 MB.
Se volete utilizzare l'ambiente grafico, indispensabile a tutti gli utenti finali per non rimpiangere Windows, allora sarà bene avere a disposizione qualcosa di più potente. Una macchina anche meno che "entry-level" (processore a 700 o 800 Mhz, 128 MB di RAM) è quanto basta; 256 MB di RAM assicurano prestazioni più che eccellenti con qualsiasi applicazione.
Monitor, scheda grafica, scheda audio e scheda di rete non pongono particolari problemi. Linux ormai supporta una varietà di periferiche davvero notevole: si può essere praticamente certi che tutti i modelli delle marche più conosciute, e non solo, verranno automaticamente riconosciuti durante l'installazione e il sistema si autoconfigurerà senza bisogno di perdersi tra astrusità da sistemisti, come porte, IRQ, e via dicendo.
Tuttavia, per comodità, può valere la pena di sfruttare Windows: segnatevi su un foglietto marca e modello delle periferiche installate: nel caso in cui qualche aggeggio un po' "esoterico" non venisse riconosciuto al volo, avrete la possibilità di intervenire a colpo sicuro.
Le più recenti versioni di kernel supportano anche gli standard USB e Firewire, mentre per lo SCSI il supporto è integrato nel kernel ormai da parecchio tempo.
CONTINUA...
1 - Da Linux a Windows
2 - Linux e Windows si parlano?
3 - LVM, JFS e altre diavolerie
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