Grazie alla missione AGILE le supernove si confermano degli acceleratori naturali di particelle.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-11-2011]
Si deve a un satellite dell'Agenzia Spaziale Italiana se finalmente la teoria sull'origine dei raggi cosmici ha trovato una conferma.
AGILE (Astrorivelatore Gamma a Immagini LEggero) - questo il nome del satellite di 352 kg lanciato nel 2007 - è attrezzato con due rivelatori a immagini operanti simultaneamente nelle bande di energia gamma e di raggi X-duri ed è stato realizzato proprio per indagare l'origine dei raggi cosmici.
La teoria dice che lo shock derivante dall'esplosione di una stella che si trasforma in supernova può accelerare le particelle sino a energie estremamente elevate, superiori a quelle raggiungibili negli acceleratori artificiali costruiti sulla Terra, come l'ormai famoso LHC del CERN. L'articolo continua qui sotto.
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L'osservazione dei resti della supernova W44, che si trova a circa 6.000 anni luce dalla Terra ed è esplosa circa 20.000 anni fa, ha finalmente permesso di trovare l'evidenza cercata.
Gli strumenti di AGILE hanno infatti rilevato i raggi gamma cercati, trovando i pioni neutri che costituiscono la "firma" della presenza di protoni.
Trova così conferma la teoria che vedeva nelle supernovae degli acceleratori cosmici di particelle e le responsabili dell'origine dei raggi cosmici, ma la missione di AGILE non si ferma certo qui.
«Altre analisi future» - spiega Marco Tavani, Principal Investigator di questa missione - «sono necessarie per verificare se tali osservazioni siano in grado di spiegare anche altre proprietà dei raggi cosmici e la loro propagazione nella Galassia».
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