Numerose stampanti e fotocopiatrici inseriscono dei codici di identificazione univoci su ogni foglio stampato. Ecco come smascherarle.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-10-2008]
Da qualche tempo ormai la Electronic Frontier Foundation sta mettendo in guardia i possessori di fotocopiatrici e stampanti laser a colori: obbedendo al governo degli Stati Uniti, tutti i maggiori produttori hanno inserito un sistema che consente, partendo da un foglio stampato, di risalire al dispositivo che l'ha generato.
A permettere questa operazione sono alcuni piccoli puntini gialli, che normalmente non vengono notati a occhio nudo e che rappresentano data e ora della stampa e numero di serie della stampante.
Il motivo ufficiale della presenza di questa tecnologia è la lotta alla contraffazione di banconote ma facilmente si può immaginare che la porta ad altri usi meno leciti sia spalancata.
In questo scenario, di cui abbiamo già avuto modo di parlare, c'è qualche novità che può essere d'aiuto agli utenti: esiste un video in cui vengono spiegati tre modi per controllare se la propria stampante deve aggiungersi alla lista delle spione.
Le tre possibilità comprendono l'uso di una luce blu, di un microscopio, oppure di uno scanner con cui analizzare una stampa di prova; nessuna attrezzatura deve essere modificata in maniera particolare.
Il primo metodo, quello a luce blu, può essere utilizzato da chiunque possieda un Led che emani luce di quel colore; se non lo si ha in casa se ne può anche chiedere un esemplare alla Eff per 5 dollari.
È sufficiente spegnere le luci, puntare la luce sul foglio e cercare dei puntini sospetti - che appariranno più scuri - nella parte non stampata. Trovarli significa avere una stampante-spia.
Il metodo con lo scanner richiede un po' più di lavoro: occorre acquisire l'immagine a 600 Dpi ed esaminarla ingrandita; oppure si può usare un software per evidenziare i puntini: The Gimp va benissimo.
In questo caso occorre deselezionare i canali Verde e Rosso (tramite la finestra Canali), rendendo visibile soltanto il Blu e scoprendo così i puntini.
Infine si può usare un microscopio o una lente di ingrandimento (almeno 10x) e controllare la pagina stampata: i puntini - se ci sono - saranno visibili anche con la luce ambientale.
A questo punto, a parte cambiare stampante, quello che resta da fare è avvisare la Eff se il proprio modello non è già presente nella lista e, magari, inviarle un campione della stampa.
Volendo, poi, c'è sempre la possibilità di protestare con i produttori, seguendo le istruzioni del sito Seeing Yellow, che integrano queste tecnologie senza avvisare gli utenti.
Anche chi non ha nulla da nascondere, infatti, potrebbe trovare seccante il fatto di poter essere identificato dalle proprie stampe.
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