Scansione del volto alle frontiere inglesi

Riconoscimento dei tratti facciali e confronto con il passaporto biometrico: ecco come snellire i controlli di frontiera.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-04-2008]

Scansione del volto alle frontiere inglesi

"La sicurezza dei confini britannici è ora tra le migliori del mondo e controlli accurati richiedono tempo", ha detto il Ministro dell'Immigrazione inglese Liam Byrne. Per evitare che i passeggeri degli aeroporti si spazientiscano mentre sono in coda per i controlli, attualmente effettuati da lenti esseri umani, presto verranno messi in funzione dei sistemi di riconoscimento automatico dei tratti facciali.

I cittadini del Regno Unito, infatti, dal 2006 dispongono di passaporti dotati di informazioni biometriche utilizzabili per identificare il volto di una persona: si stima che ce ne siano in circolazione più di otto milioni. In futuro, poi, verranno aggiunte anche le impronte digitali e quasi sicuramente anche la scansione dell'iride.

Costoro, dunque, saranno i primi a testare i nuovi sistemi di riconoscimento, che dovrebbero entrare in funzione entro l'estate; se l'esperimento funzionerà, la procedura verrà estesa a "tutti gli ingressi chiave" ha detto ancora il ministro Byrne.

Tutti si aspettano, comunque, un alto tasso di errori: chi ne sarà vittima verrà sottoposto a un controllo tradizionale, fatto da esseri umani, così come accadrà a coloro che ancora non hanno un passaporto biometrico.

A chi sostiene che non è il caso di implementare una tecnologia di cui già si prospetta un parziale fallimento viene risposto che dopotutto il controllo "umano" è egualmente fallibile, se non in misura ancora maggiore. Inoltre, un test preliminare condotto sul riconoscimento di volti fotografati ha dato un esito positivo nella totalità dei casi.

Certo, un test condotto "dal vivo" in una stazione ferroviaria in Germania ha portato a un tasso di successo solo del 30%, ma le autorità inglesi sono fiduciose: "c'è un buon potenziale per la comparazione uno-a-uno tra l'immagine registrata sul chip del passaporto e il detentore del passporto stesso".

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