Finalmente ha un nome e un volto la vincitrice del concorso che mette in palio un intervento di chirurgia plastica.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-04-2008]
Lycos, ex motore di ricerca e oggi portale specializzato nella gestione di community, ha recentemente lanciato il concorso La rinascita di Venere, destinato a giovani blogger, il cui premio in palio è un'operazione di chirurgia plastica. Pare che il concorso abbia avuto un successo tale da costringere a un lungo e impegnativo lavoro di selezione.
Chissà se la moda, che pare importata pari pari d'oltre oceano, attecchirà; quasi certamente sì, anche se un futuro costellato da riduzioni di orecchie a sventola, rifacimenti di nasi spugnosi, cancellazioni di verruche o angiomi deturpanti, liposuzioni estreme e via discorrendo non è che si prospetti invitante in modo particolare.
D'altra parte è perfino troppo logico che in un'epoca definita dalla comunicazione globale il meglio di sé possa essersi ridotto via via dall' "apparire" (l'essere non interessa quasi più nessuno) al "far parlare" gli altri di noi, non importa se nel bene o nel male, per cose minime o eventi significativi.
Sia chiaro, alla vincitrice Vania va tutta la simpatia e la comprensione di questo mondo; chi ha un rapporto insoddisfacente col proprio aspetto è giusto che tenti di cambiarlo e un eguale apprezzamento va nella specie indirizzato al chirurgo scelto da Lycos, che nel suo campo è un professionista di chiara fama.
Né il portale sembra criticabile per aver messo in atto una pensata chiaramente di natura commerciale ma che in definitiva accontenta un po' tutti; Vania, l'esimio dott. Novelli che eseguirà la mastoplastica e sicuramente Lycos che vedrà aumentare vertiginosamente blogger o anche semplici curiosi, magari speranzosi di poter verificare ictu oculi le rinate bellezze della ragazza.
Quindi tutti contenti e soddisfatti? Non proprio; e non si vuole far riferimento alle ragazze escluse dalla selezione, che sicuramente avranno modo di sfogarsi sul blog di Vania almeno per i prossimi trenta giorni.
I veri scontenti come al solito resteranno silenziosi, perché abituati a vedere per lo più disattese le proprie esigenze e inascoltati i propri bisogni; e sono per esempio gli invalidi che invano aspettano una carrozzina e i disabili ai quali nessuno pare in grado di fornire una protesi e che sarebbero ben lieti di barattare con un aspetto poco piacevole le difficoltà di tutti i giorni.
Ma forse sono tanti, troppi e per essi non c'è selezione, non c'è protesi né chirurgo né blog su cui far sentire la propria voce; infatti sono troppi, sotto gli occhi di tutti, troppo comuni per fare notizia.
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