Il decreto Amato che proibisce l'uso dei telefonini nei seggi è soprattutto contro l'esercito di rappresentanti di lista berlusconiani.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-04-2008]
Anche per le elezioni 2008, come era stato nel 2006 in virtù di una circolare del Ministro degli Interni, questa volta per decreto, è proibito l'uso di un telefonino con fotocamera o videocamera nei seggi elettorali.
Non sarà possibile fotografare il proprio voto, la propria scheda dopo aver votato: è per evitare il controllo del voto, ad opera di organizzazioni criminali come mafia e camorra che vorrebbero una prova del fatto che l'elettore ha seguito il consiglio dei picciotti; ma anche per contrastare il mercato dei voti, magari proprio un voto in cambio del videofonino stesso.
Nella pratica però sarà impossibile accertare il rispetto della norma: il presidente del seggio non può perquisire gli elettori, al massimo può ammonire gli sfacciati che lo tengono sempre in mano; gli scrutatori possono insospettirsi per il clic ma molti videofonini sono silenziosissimi.
Non è da escludere che questa norma possa aumentare ulteriormente il già prevedibile astensionismo degli italiani, maldisposti a separarsi dal cellulare anche solo pochi istanti.
Ma forse il vero scopo è scoraggiare l'uso intensivo dei videofonini da parte dei duecentomila rappresentanti di lista del Pdl, due per seggio, regolarmente retribuiti e formati, che per ordine di Berlusconi dovranno sorvegliare che non avvengano brogli.
I rappresentanti di lista fotograferebbero e videoregistrerebbero tutte le operazioni, come non è mai successo in tanti anni di elezioni italiane, dando vita a ricorsi al Tar a base di proiezioni e MMS.
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