Gli acquisti fatti nel periodo natalizio hanno prodotto un'ondata di frodi online, grazie all'aumento delle transazioni economiche.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-02-2008]
La stagione degli acquisti natalizi ha portato un'ondata di attacchi di phishing nel corso del mese di gennaio. Negli anni precedenti queste impennate di attacchi phishing e di altri tentativi di frode online coincidevano con l'arrivo degli estratti conto delle carte di credito relativi alle spese di dicembre nella seconda e terza settimana di gennaio; quest'anno i tradizionali segnali premonitori sono persino più elevati, secondo quanto affermato da Andrew Klein di Sonicwall.
Zeus News: Come sta cambiando il comportamento dei phisher?
Andrew Klein: "I phisher sono sempre più bravi nel cercare di ottenere il massimo dal fattore rilevanza dei loro attacchi: analizzano infatti i comportamenti delle persone e si presentano in modo credibile al momento giusto per aumentare il più possibile la possibilità di successo delle loro frodi"
Andrew Klein: "Da novembre a dicembre, le persone che normalmente si limitano a pochi acquisti al mese con la carta di credito improvvisamente iniziano ad effettuare numerose transazioni. Non si tratta solo dell'aumento dei volumi, ma dell'uso di strumenti finanziari diversi per cui si tende a non ricordare tutto ciò che si è acquistato e il metodo di pagamento usato. L'incertezza rende le persone vulnerabili alle frodi ed è proprio quello su cui contano i cybercriminali."
Per preparare gli attacchi, i truffatori utilizzano i mesi di novembre e dicembre per raccogliere gli indirizzi di posta elettronica delle potenziali vittime, da colpire poi in gennaio e in febbraio.
Mentre le tradizionali attività di spamming hanno registrato un leggero incremento nel corso del quarto trimestre 2007, sono stati gli attacchi directory harvest, utilizzati per trovare indirizzi di posta elettronica, ad aumentare in modo significativo, raddoppiando quasi fra il terzo e il quarto trimestre 2007.
A fronte dell'enorme aumento degli attacchi directory harvest, la quantità di posta spazzatura come messaggi spam, virus, frodi, directory harvest e DOS (Denial of Service) ha toccato livelli mai così elevati raggiungendo il 97% del traffico complessivo di posta elettronica.
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