Mentre in casa Yahoo i vertici verificano le possibili alternative, Google scomunica l'offerta di Microsoft e avverte: attenti al monopolista. Ma cosa è meglio per gli utenti?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-02-2008]
Dopo l'offerta pubblica di acquisto di Microsoft, anticipata da una lettera di Steve Ballmer, in casa Yahoo è tempo di riflessione. I vertici dell'azienda si interrogano se sia opportuno accettare o meno la proposta di acquisizione da parte di Gates e soci.
La valutazione non sarà immediata ma "ci vorrà del tempo", fanno sapere da Yahoo; verrà ovviamente esaminata l'offerta di Microsoft, ma verranno prese in considerazione tutte le alternative, ovvero continuare la propria strada in modo indipendente ma anche accettare altre eventuali proposte di acquisizione. In questo senso si sono fatti i nomi di Rupert Murdoch e della sua News Corporation, ma anche di Aol Time Warner, General Electric, Comcast e Viacom.
Quel che è certo è che non potrà essere Google a fare una controofferta, che verrebbe immediatamente stroncata dall'Antitrust in quanto diventerebbe l'operatore dominante in assoluto. Questo per lo meno è il parere di Brad Smith, direttore legale di Microsoft. Appare invece improbabile che l'Antitrust (tanto quello europeo quanto quello americano) possa porre un freno alla mossa di Microsoft.
E' naturale che Google tema fortemente l'avanzata di Microsoft in campo Internet. Il colosso di Redmond è leader nel mondo del software e per anni ha quasi snobbato Internet: Bill Gates arrivò addirittura a dichiarare, nei primi anni '90, di non essere per nulla interessato al web.
Infatti Microsoft finora arranca: il suo motore di ricerca non è all'altezza dei concorrenti, non ha un servizio di pubblicità nemmeno lontanamente paragonabile ad Adwords di Google - che possiede anche Doubleclick - e stenta in tutto il resto, con poche eccezioni: si pensi per esempio a Hotmail o a Msn, i due servizi di punta di Microsoft. Google invece si muove con successo in mille campi, tra cui anche il mobile, con la piattaforma Android.
Per non parlare del fatto che la reputazione di Microsoft non è per nulla candida per quello che riguarda il mercato pubblicitario: l'utente è sempre stato considerato un "pollo da spennare", rifilandogli spot in ogni maniera possibile, di riffa o di raffa. Cosa a cui Google è sempre stata molto più attenta, e anche Yahoo si è sempre mossa più cautamente. Il risultato alla fine lo stesso, ma cambia il modo in cui l'intromissione viene percepita dagli utenti.
Con l'acquisizione di Yahoo, Microsoft tornerebbe di colpo se non leader assoluto, quanto meno poco lontano da Google. A patto di non giocarsi la credibilità degli utenti con azioni scellerate (siamo abituati a tutto).
A paladino degli utenti si erge proprio Google, ricordando che il concorrente ha il vizio di monopolizzare il mercato introducendo standard proprietari. Ma si va oltre, andando a prospettare un futuro in cui Microsoft domina, oltre che il parco software, anche il web, arrivando a impedire agli utenti di utilizzare servizi - come la webmail o gli instant messager - dei concorrenti. Per non parlare della privacy, visto che in questo scenario i dati degli utilizzatori andrebbero tutti a finire sotto un unico gestore.
Naturalmente Google è parte per nulla disinteressata non è affatto detto che le cose vadano così, e c'è chi sorride alla nascita di questo duopolio, sostenendo che gli utenti alla fine ne gioveranno: quando Microsoft aumenterà la propria competività su Internet, Google non potrà fare altro che migliorare ancora la propria offerta, a tutto vantaggio dei consumatori. A questo proposito vorremmo anche il vostro parere nel forum e nel sondaggio.
I vertici di Yahoo accetteranno l'offerta di Microsoft? Si vocifera adesso anche di un possibile rilancio da parte del colosso di Redmond, che supererebbe quindi i 44,6 miliardi di dollari offerti venerdì, cifra che già da sola supera oggi del 62% il valore di borsa di Yahoo (in data 31 gennaio). La classica offerta che non si può rifiutare.
I dipendenti di Yahoo come stanno vivendo la situazione? Molto male. Per prima cosa sono consapevoli che qualsiasi fusione comporta drastici tagli e ridimensionamenti nella struttura della nuova società, specie in quei rami che si sovrappongono. Ma non è solo questo a preoccupare chi oggi lavora a Yahoo.
"Per noi Microsoft è come una grande piovra che vuole ingoiarci tutti", è stato il commento a un quotidiano della bay area di San Francisco da parte di un dipendente di Yahoo che in passato aveva già lavorato sotto Bill Gates. Lo stile di vita (o meglio, di lavoro) a Yahoo, per lo meno nella sede californiana, viene percepito come decisamente più allegro e informale che quello grigio e conformista di casa Microsoft. E mai come sul lavoro il buonumore è importante.
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