Il sindacato attacca Telecom Italia per gli superstipendi ai manager. In gioco il rinnovo del contratto nazionale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-06-2007]
Il sindacato Cgil attacca a fondo Pistorio, presidente di Telecom Italia e dà un chi va là al possibile suo successore: l'ex uomo Fiat e oggi presidente di Mediobanca Gabriele Galateri di Genola, molto noto a Torino per essere il marito di Evelina Christillin, la superdonna vero capo del Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Torino dell'anno scorso.
La motivazione di un attacco duro senza precedenti per un sindacato, in passato piuttosto morbido ma che distingue positivamente la Cgil da Cisl e Uil, è il tema delle super retribuzioni dei manager Telecom Italia: 40 milioni di euro di premi per neanche mille manager, oltretutto allergici ad affrontare i veri problemi della clientela, 55 milioni di euro di possibili liquidazioni anche per Braco, il capo del personale Telecom Italia, da cui dipendevano Tavaroli e Ghioni, i protagonisti della spy-story italiana del secolo.
Il sindacato spara a zero ma l'obiettivo non è moralistico, tipo "i costi dei manager" simili ai "costi della politica", anche se sicuramente i dirigenti Telecom sono una casta per cui i benefit, come la sanità gratuita in tutto e per tutto, durano anche molti anni dopo che il manager ha lasciato l'azienda, come nel caso degli ex amministratori delegati Chirichigno e Gamberale.
Il contratto non sta decollando: vale per tutti i lavoratori anche di Wind, Vodafone, Fastweb, 3 e altri ma è chiaro che Telecom Italia ha un peso importante e i manager Telecom non possono permettersi di elargirsi sontuosi stipendi mentre lesinano i soldi per il recupero del potere di acquisto.
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