Uno dei più forti e attuali grattacapi del presidente di Telecom è come cercare di neutralizzare l'annunciata presenza di Beppe Grillo (e fans) all'assemblea del gruppo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-02-2007]
C'è tempo fino ad aprile per pensarci e inventrarsi qualche strategia di neutralizzazione o contenimento ma certamente lo sbarco in forze di Beppe Grillo con i suoi fans nell'auditorium Telecom Italia di Rozzano per l'assemblea della stessa Telecom, è uno dei pensieri che tolgono il sonno al presidente, il professor Guido Rossi.
Come spesso accade in Telecom, probabilmente Rossi insedierà una task force per studiare cosa fare: ne farà parte Toni Concina, l'uomo delle pubbliche relazioni di Rossi, che somma a una pensione d'oro di Telecom (dove aveva già lavorato fino all'età pensionabile) l'emolumento di dirigente Telecom; ci sarà poi l'ex maggiore dei carabinieri Damiano Toselli, già capo della security delle FS e oggi al posto che fu di Tavaroli alla guida dei guardiani Telecom; e ancora il capo del legale Guglielmo Bove (fratello del capo della security Telecom purtroppo suicidatosi) e infine Franco Brescia, assistente personale di Rossi.
Cosa si potrà inventare la task force per l'assemblea è difficile dirlo ma la preoccupazione è forte nei vertici, dopo l'acquisto da parte di Grillo di un'intera pagina del quotidiano La Repubblica per chiedere la cacciata di Buora e Tronchetti; e ormai Grillo è un personaggio anche per la stampa economico-finanziaria americana.
Grillo oggi è considerato un'autentica mina vagante: la sua popolarità testimoniata dal seguito del blog, il tutto esaurito agli spettacoli in una tournè lunghissima, ne fanno un protagonista della vita sociale e politica di primo piano. Basterà blindare Rozzano e alzare la voce in assemblea da parte di Rossi per fermare Grillo e i suoi seguaci? Ci saranno contatti diplomatici prima dell'assemblea, quei contatti sempre evitati da Tronchetti, che, oggi, è accusato da Grillo di averlo fatto spiare, pedinare e perfino ascoltare al telefono?
A consolare Rossi, da sempre teorico della public company e della democrazia economica di tipo anglosassone dovrebbe essere il fatto che negli Usa le assemblee delle grandi corporations sono così: un vero rodeo fatto di sindacalisti, rappresentanti delle comunità locali, e poi Ralph Nader, avvocati e clienti incazzosi e incazzati. Per cui niente paura Rossi: hai voluto la democrazia? E adesso pedala.
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