Il governo di Nuova Delhi arriva buon ultimo: concordare con la grande G ciò che si può vedere sulle immagini geografiche è pratica molto diffusa.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-02-2007]
Google Maps è una delle più affascinanti peculiarità del web: con semplici movimenti del mouse ci si sposta in qualunque luogo del pianeta e, se è disponibile l'immagine alla massima risoluzione, si possono vedere dettagli come un albero o un motorino.
Il software (gratuito) Google Earth ha qualche feature in più: incrociando fotografie con mappe e con altre informazioni specifiche, è possibile ottenere una visione in 3D, spesso compresi gli edifici.
Tempo fa, software e servizio online furono al centro di diverse accuse, sia da parte del governo australiano, che voleva rimuovere le immagini di un reattore nucleare, sia all'interno del parlamento olandese, dove ci si chiese se questo strumento potesse aiutare i terroristi.
La decisione di censurare alcune aree è scaturita al termine di una riunione tra uomini di Google e rappresentanti del governo indiano. La ragione è la solita: le mappe dettagliate di edifici potrebbero favorire i terroristi.
Google avrebbe garantito che tutte le zone indicate dal governo come sensibili avranno una rispoluzione massima di 25 metri.
Non è la prima richiesta mossa a Google in questo senso: secondo BBC News, altri governi hanno chiesto di annerire, camuffare o sfocare aree occupate da centrali nucleari, edifici pubblici e altro, ottenendo, pare, sollecita soddisfazione dalla grande G.
Ciò ha provocato un curioso paradosso: per molti, setacciare Google Earth alla ricerca di immagini volutamente sfocate, dietro le quali si cela sicuramente un obiettivo sensibile, è diventato un simpatico giochino.
Ancora una volta ci si pone alcune domande: mettere il bavaglio alla Rete costituisce un vantaggio per la sicurezza nazionale, oppure solo un ostacolo per gli utilizzatori comuni?
Un'informazione è più pericolosa quando è pubblica, o quando è in possesso di pochi, potenti individui? Google, a quanto pare, non perde molto tempo in questi interrogativi: la sua risposta è spesso gradita dal potente di turno.
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