Wind non acquista più Ipse

Il fisco non ha autorizzato gli sgravi fiscali e l'Enel ha deciso di non acquistare più Ipse.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-12-2004]

L'Enel aveva pensato una bella "furbata": acquistare Ipse, il gestore mobile con licenza Umts che non ha mai iniziato la sua attività; poi rivendere a Tim, Vodafone e 3 la maggior parte delle frequenze e così incassare un bonus fiscale per aver acquisito una società in sofferenza intorno al miliardo di euro, e così distribuire un bel dividendo.

Un miliardo di euro di perdita secca per il fisco non è poco, se consideriamo la condizione pessima delle finanze pubbliche: per questo l'Agenzia delle Entrate consultata dall'Enel ha risposto che per incassare i benefici fiscali l'acquisizione di Ipse da parte di Wind, controllata al 100% dall'Enel, avrebbe dovuto avere carattere strategico: perciò almeno per alcuni anni l'Enel non avrebbe potuto vendere l'unico patrimonio di Ipse e cioè le frequenze Umts.

Si tratta evidentemente di una scelta (non tecnica ma politica) del Ministro dell'Economia e delle Finanze Domenico Siniscalco, che è anche il maggiore azionista di Wind.

Questa decisione è stata assunta anche se la banca Capitalia, fortemente esposta e impegnata nel capitale di Ipse, avrebbe fatto molte pressioni sul Governo per autorizzare l'operazione, tanto che lo stesso amministratore delegato di Capitalia Matteo Arpe si era recato a Palazzo Chigi per avere il placet di Berlusconi.

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Pier Luigi Tolardo

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