Grazie alle “patch a caldo” il reboot dopo l'installazione di ogni aggiornamento di sicurezza non sarà più necessario.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-02-2024]
Uno degli aspetti più seccanti degli aggiornamenti di Windows è la loro abitudine di installarsi a proprio piacimento e, una volta completata l'operazione, richiedere insistentemente il riavvio del PC, operazione che a volte viene pure compiuta all'insaputa dell'utente, che può anche rischiare di perdere dei dati.
Per questo motivo diversi utenti cercano di rimandare gli aggiornamenti il più possibile, sospendendoli tramite le opzioni offerte da Windows Update o affidandosi a strumenti di terze parti, ma esponendosi al poco piacevole effetto collaterale di adoperare un sistema non protetto con le ultime patch di sicurezza.
Secondo quanto rivela Windows Central, Microsoft è cosciente di questa situazione e sta lavorando a un modo per installare gli aggiornamenti del sistema operativo senza che questi comportino anche un riavvio del computer.
Questo comportamento, definito Hot patching (Patch a caldo), non è in realtà una novità assoluta per Windows: è già operante su alcune edizioni di Windows Server e su Xbox; ora però sta per debuttare sulla versione consumer del sistema, ossia Windows 11.
Microsoft spiega che il sistema di patch a caldo «Funziona applicando patch al codice in memoria dei processi in esecuzione senza dover riavviare il processo».
In Windows 11, questa modalità verrebbe adoperata per l'applicazione degli update mensili di sicurezza, ma non a tutti gli aggiornamenti in modo indiscriminato: anche quando sarà introdotta, quindi, ci saranno update che richiederanno un riavvio, ma il loro numero sarà decisamente inferiore rispetto a quello attuale.
Se tutto andrà come previsto, le patch a caldo saranno ufficialmente introdotto con il lancio di Windows 11 24H2, l'aggiornamento del sistema operativo previsto per la seconda metà di quest'anno.
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