Il fallimento di Windows Store: un documento interno ne rivela la portata



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-09-2018]

windows store fallimento

Quanti utenti di Windows usano abitualmente il Windows Store per ottenere le loro applicazioni preferite? Un'indagine informale parrebbe che siano proprio pochi, ma finora non c'erano cifre precise.

Adesso però Bloomberg ha pubblicato un documento, fornito da alcuni lavoratori temporanei di Microsoft ora licenziati, che mostra l'importante declino subito dal Windows Store tra il 2014 e il 2016.

Nel 2014 il numero delle app - tra quelle in versione definitiva e scaricabili e quelle soltanto inviate per l'approvazione, oltre ai vari aggiornamenti - era di circa 1,1 milioni.

Nel 2016, quella cifra era calata del 13%: è questo, per inciso, il motivo per il quale quei dipendenti sono stati lasciati a casa. Erano stati assunti con contratti a tempo determinato per testare le applicazioni e scovare i bug, ma la diminuzione delle app ha reso superflua la loro posizione.

Per avere un quadro davvero chiaro è necessario poi ricordare il periodo in cui tutto ciò è avvenuto. Nel 2014 esisteva ancora Windows Phone, l'unica piattaforma davvero dipendente dal Windows Store, e Windows 8 col suo stile Modern stava vivendo l'ultima parte della propria vita.

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Il flop di Windows 8 sembra replicare tristemente quello di Vista e c'è chi comincia a sostenere che Microsoft sia ormai sulla via del declino, dopo aver mancato clamorosamente il successo anche nei telefonini, nei tablet e nei dispositivi embedded.
Windows 8 è perfettamente stabile, facile da usare e non richiede hardware particolare: non è affatto un flop e Microsoft non è in declino.
La qualità del software Microsoft è in calo da anni: mancano soprattutto in visione e in integrazione. Stanno spingendo su troppi fronti, perdendo di vista la qualità complessiva.
Ognuno deve fare bene il proprio mestiere e basta. Microsoft si concentri su Windows, lasciando perdere Zune e tutto il resto; Google insista sui motori di ricerca, non sui social network, la mail o gli occhialini.

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Poi, con l'uscita di Microsoft dal mercato degli smartphone e l'arrivo di Windows 10, con il sostanziale abbandono della modalità tablet tipica di Windows 8 e il ritorno al paradigma desktop, le app sono diventate sempre meno interessanti.

Oggigiorno la situazione non sembra più rosea, per il Windows Store: le app in stile Modern non sono ancora decollate e anzi Microsoft ha dovuto inventarsi delle soluzioni di compromesso, come le Progressive Web App e le app Centennial (una conversione delle app Win32 per poterle inviare al Windows Store).

Si capisce quindi come mai Microsoft abbia smesso tempo fa di rendere noto il numero delle app presenti nel Windows Store: per gli sviluppatori il futuro, nonostante le intenzioni del colosso di Redmond, pare risiedere altrove.

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Commenti all'articolo (3)

Quoto in pieno. Soprattutto per il discorso sui giovani inebetiti a cui tutto possono vendere, basta che istagram (sempre meno FB) vada bene. Comunque Metro e dintorni ho sempre bypassato a piè pari con classicshell. Anche lo schermo touch (che non ha preso per nulla piede, guardacaso), utile sono per prenotare treni o giù di lì! Il... Leggi tutto
29-9-2018 11:32

Ho sempre ritenuto che il Windows Store fosse il frutto delle schizofrenia di M$ che, a volte, assurge a vette veramente incommensurabili, questa direi ne sia la prova incontrovertibile...
22-9-2018 14:56

{leonardo}
Ma dai, le 'app' sono in genere delle parodie sottosviluppate (ma graficamente belle, questo si che è importante!) dei programmi. Le poche volte che le ho provate sono rimasto di sale, pensando che una azienda come M$ produce roba che sembra diretta ai bambini e costituisce a tutti gli effetti una involuzione funzionale.... Leggi tutto
20-9-2018 16:50

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