È iniziato il processo allo scrittore Erri De Luca: aveva difeso i NoTav. Al giornalista Magdi Allam accuse di islamofobia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-01-2015]
Erri De Luca e Magdi Cristiano Allam: molti si stracceranno le vesti e salteranno in piedi solo a sentire l'accostamento di questi due nomi.
Erri De Luca, napoletano, è stato capo del servizio d'ordine di Lotta Continua; ha tradotto dell'ebraico della Bibbia pur non essendo religioso, almeno non in senso tradizionale. È un'icona della cultura di sinistra italiana.
Magdi Allam, egiziano, ha abbandonato clamorosamente l'Islam: è stato battezzato da Papa Ratzinger in mondovisione. Per la sua conversione è stato condannato a morte e adesso è sotto sorveglianza stretta. Firma di punta del Giornale, dopo essere stato vicedirettore del Corriere della Sera, è un simbolo della destra italiana.
Magdi Allam per la destra è un eroe, un martire, un guru per i suoi discorsi infuocati che imputano all'Islam ogni male. Magdi Allam per la sinistra è un fascista, un guerrafondaio, uno che se la va a cercare.
Erri De Luca per la sinistra e i 5 Stelle è un cantore del diritto di resistenza contro l'alta velocità, mostro di fuoco che per conto della mafia vuole distruggere una valle. Per la destra Erri De Luca è un terrorista mai pentito, un picchiatore, un esaltatore della violenza.
Per Erri De Luca inizia è iniziato ieri il processo a Torino per istigazione a delinquere per avere difeso il diritto al sabotaggio dei NoTav, per aver detto quello che pensa una parte importante di una comunità che si oppone alla Tav.
Prima del processo, in cui rischia una condanna penale, ha scritto La parola contraria, (disponibile anche in ebook), in difesa della libertà di parola.
Magdi Allam verrà invece "processato" dall'Ordine dei giornalisti, anche se il consiglio del Lazio dello stesso ordine aveva chiesto l'archivio della denuncia.
La denuncia per islamofobia era stata presentata dall'Unione delle comunità islamiche, la prima del genere in Italia, una vicenda che ricorda molto le vignette antislamiche pubblicate in Francia e in Danimarca.
I suoi articoli che accusano l'Islam di fomentare la violenza sarebbero razzisti, eppure la critica della religione e delle religioni in genere è sempre stata ampiamente praticata in Italia.
Se difendi Erri non puoi difendere Allam: esiste un confine invisibile ma rigidissimo che i sostenitori del l'uno e dell'altro non devono oltrepassare.
Eppure la libertà di opinione in un Paese libero e democratico dovrebbe valere per tutti: per Erri e per Magdi, non perché abbiano sempre e solo ragione tutti e due, cosa impossibile, ma perché la libertà o vale sempre e per tutti o non è libertà.
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