Microsoft guadagna più da Android che da Windows Phone

I produttori di smartphone non pagheranno licenze per il sistema operativo.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-04-2014]

licenze windows android

Non si può dire che l'avvento di Satya Nadella alla guida di Microsoft non porti con sé notevoli novità.

Se la prima, sorprendente ma in certa misura prevedibile, era stata la pubblicazione di Office per iPad, la seconda cambia un modus operandi che pareva ormai consolidato.

L'azienda di Redmond ha infatti deciso di eliminare i costi di licenza di Windows per smartphone e tablet con schermi di dimensioni inferiori ai 9 pollici: in pratica, Windows Phone 8.1, se installato sui dispositivi mobili, sarà gratis per i produttori (e, si spera, anche per gli utenti).

Anzi, pare che il cambio di regime includa anche Windows RT e Windows 8.1 se utilizzati su tablet con schermi ridotti.

Perché questo cambiamento di rotta? Due rapidi conti aiutano a rispondere.

Come tutti sanno, nel mercato mobile Microsoft non è una minaccia temibile né per Apple né per Google. La risposta immediata è quindi evidente: rendere conveniente Windows Phone può essere un modo intelligente per guadagnare fette di mercato.

Ma - si potrebbe obiettare - in questo modo non svaniscono tutti i ricavi dal settore mobile che Microsoft sta comunque generando con il sistema attuale?

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Non proprio: in realtà, per molti produttori optare per Windows Phone è già meno oneroso di Android, che pure è nominalmente gratuito. Anzi, si può affermare tranquillamente che Microsoft guadagna più da Android che da Windows Phone.

Il fatto è che Microsoft impone a pressoché tutti i produttori il pagamento di royalty per i brevetti adoperati da Android. Dato che tra questi produttori ci sono nomi importati del panorama mobile come Samsung, HTC e Acer, si capisce perché gli introiti generati in questo modo non siano indifferenti.

Capita già, quindi, che la cifra necessaria per ottenere le licenze per Windows Phone sia inferiore a quelle necessaria per pagare le royalty per Android: eliminando i costi di licenza, Windows Phone diventa ancora più appetibile, e intanto il denaro continua ad arrivare grazie ad Android.

Qualora poi in un ipotetico futuro Microsoft riesca a diventare importante nel settore degli smartphone e dei tablet, causando una contrazione significativa del flusso di denaro originato dalle royalty, a compensare i mancati incassi ci sarebbe la vendita - o, per meglio dire, l'affitto - di importanti applicazioni come Office, che già ora richiede un canone di abbonamento annuale per poter essere adoperato su iPad.

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Commenti all'articolo (5)

@dragonand Verissimo! Al tempo del MS/DOS cerano OS più belli, facili, potenti (esempio CP/M86-C) ma vinse MS/DOS perchè si poteva piratare ed era sponsorizzato dalla IBM. Al tempo del windows95 cerano OS più belli (esempio OS/2 e Unix con FVWM o TWM), facili, potenti ma vinse windows95 perchè si poteva piratare ed era sponsorizzato... Leggi tutto
9-4-2014 18:21

Praticamente la stessa modalità usata per diffondere capillarmente i primi sistemi operativi, cioè un sistema anticopia facilmente aggirabile. :( Ciao
9-4-2014 00:59

Non è confermata da nessuna casa il pagamento delle royalty per i brevetti adoperati da Android. Anzi pare che la MS paghi la Google per i brevetti usati. :shock: Ciao Leggi tutto
7-4-2014 22:37

{ranx}
se una cosa fa schifo non la si vuole neanche gratis, ma questo alla M$ non l'hanno ancora capito, nemmeno dopo i mega flop di windows svista e windows piastrelle
7-4-2014 14:50

In poche parole: ora regalo WP perché altrimenti (quasi) nessuno se lo caga, in modo che i telefoni con esso possano costare di meno; una volta che sia riuscita a prendermi il mercato, inizierete a pagare.
7-4-2014 09:22

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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