Una legge per l'accessibilità del Web

Lo scopo è rendere Internet più accessibile ai disabili, soprattutto nei siti delle pubbliche amministrazioni e dei servizi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-01-2003]

Un'interessante proposta di legge arriva da un deputato di Forza Italia, Antonio Palmieri, che è anche il responsabile del sito web del suo partito.

Palmieri, insieme al collega Cesare Campa, ha presentato un progetto di legge volto a garantire "il diritto di accesso con qualsiasi tipo di tecnologia ai servizi informatici e telematici della Pa e ai servizi di pubblica utilità da parte dei cittadini diversamente abili". Poiché si basa fondamentalmente sul principio di uguaglianza stabilito dalla Costituzione Italiana (e segue le linee guida del W3C), questo progetto di legge dovrebbe raccogliere un consenso trasversale tra tutte le forze politiche.

Esso sarebbe studiato in modo tale che "qualsiasi gara di fornitura di servizi o prodotti info-telematici" tenga conto dei criteri di usabilità del Web e che le aziende di pubblica utilità godano di una defiscalizzazione pari al 30% dell'investimento di sviluppo. Inoltre le aziende - si parla di tutte le società che gestiscono servizi come luce, gas, acqua, telefoni oltre che ministeri ed enti locali - dovrebbero procedere a un adeguamento dei siti. Se non operano in tal senso - entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge - riceveranno sanzioni da 500 a 3 mila euro.

Il principio che non debbano esistere "barriere architettoniche" nemmeno sul Web è particolarmente importante in Italia dove i disabili sono circa il 5% della popolazione, nel 60% dei casi donne. Secondo Maurizio Trezzi di Superabile, il portale italiano sulla disabilità, nel 70% dei casi i siti di pubblica utilità risulterebbero inaccessibili ai disabili.

In altre parole non rispettano le linee guida del World Wide Web Consortium (W3C), l'ente che "sviluppa tecnologie che garantiscono l'interoperabilità per guidare il World Wide Web fino al massimo del suo potenziale". Si tratta di utilizzare reader (cioè software) che riconoscano e leggano il testo delle pagine Web per non vedenti, di non utilizzare le animazioni in Flash, di accompagnare le foto del sito con didascalie che riportino una descrizione leggibile da un reader. Sono soluzioni non costose all'atto dell'implementazione del sito ma che possono diventarlo nei casi di siti già realizzati senza tener conto di questi criteri.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (3)

DM
corretto Leggi tutto
16-2-2003 20:09

Patrizia
usabilità vs accessibilità Leggi tutto
14-2-2003 14:30

popi
Follia pura. Anche se oramai la follia, in Italia è all'ordine del giorno. Dubito fortemente che questo governo si preoccupi dei disabili non se ne è mai occupato. Forse bisognerebbe pensare a porblemi più concreti che hanno i disabili, forse il prendere informazioni via web per loro non è la principael... Leggi tutto
12-2-2003 11:40

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