La videocomunicazione con il cellulare sarà davvero la killer application del futuro delle Tlc? Ci sono pareri pro e contro, non sempre disinteressati. In casa abbiamo la nostra privacy, magari siamo in pigiama e bigodini e non abbiamo voglia di usare il videotelefono; invece per strada siamo già pubblici e visibili. Se il sogno delle adolescenti italiane è di diventare Veline, perché non dovremmo innamorarci della possibilità di fare di noi stessi una Tv?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-12-2002]
Alcuni manager importanti di TIM stanno affermando in questi giorni di non credere che la gente senta un gran bisogno di vedersi mentre telefona; l'argomentazione principale è che il videotelefono esiste da tempo anche su linea fissa ma non ha mai avuto grande successo.
In questi stessi giorni 3 (H3G) sta investendo gli italiani con una colossale campagna mediatica: dai giornali e dalla Tv il nuovo logo-brand "3" diventa sempre più familiare per gli italiani; 3 ha aperto il suo primo negozio a Cordusio, nel cuore di Milano, una boutique essenziale e nel contempo raffinata, a due passi dai punti vendita di Tim e Wind.
Il contrasto tra le posizioni è evidente: per H3G la videochiamata è tutto. I suoi telefonini (per ora solo il Nec e606) li ha chiamati videofonini, un marchio regolarmente registrato; invece Tim, pur continuando ad annunciare una partenza del suo Umts a giorni, punta ancora moltissimo sugli MMS.
Per gli uomini di 3, videotelefonare è un'esperienza emotiva indicibile: più lo fai, più lo farai e più ne sarai coinvolto e non ne potrai fare a meno: sarà un piacere filmare quello che ti sta di fronte senza fare la fatica di raccontarlo.
Non si possono fare raffronti con il videotelefono fisso: quando sei in casa potresti non aver voglia di essere visto, vuoi la tua privacy, sei in pigiama e bigodini; invece per strada tu sei già pubblico e visibile e poi il telefonino è parte di te come invece non è il telefono fisso.
Chi avrà ragione? E' difficile fare previsioni: il Wap è stato un flop, quasi nessuno naviga in Internet con il cellulare e, anzi, mai come in questi mesi nascono e prosperano Internet point di ogni dimensione ed in ogni situazione; ma chi avrebbe scommesso una lira sul boom degli SMS, soprattutto tra i giovani, giudicati spesso dei semianalfabeti?
Massimo Mantellini su PI non ha nascosto il suo sconcerto per le dichiarazioni di Vincenzo Novari, Amministratore Delegato di H3G: "Non hai tempo per vedere tuo figlio, allora vedilo con il videofonino". Come non provare la stessa perplessità?
Non possiamo però dimenticare che l'Italia è il Paese del mondo con la maggiore diffusione di telefoni mobili, ormai uno per ciascun abitante a partire dagli 11 anni; è l'unico settore industriale che tira e dà occupazione, tra tecnici, Call Center, indotto commerciale, investimenti pubblicitari; l'Italia è anche il Paese dove gli abitanti vedono mediamente tre ore e mezzo di Tv al giorno, anche se non leggono giornali e libri. E' il Paese di Berlusconi, dove la Tv se non è tutto lo è quasi, dove il sogno del 53% delle adolescenti italiane è diventare una Velina: perché non dovremmo innamorarci della possibilità di farci una Tv personale, di fare di noi stessi una Tv?
Anzi, in primavera dovrebbe partire la possibiltà di inviare e ricevere videotelefonate da fisso a mobile e viceversa; questa potrebbe essere una spinta fortissima alla diffusione del videotelefono fisso, su cui stanno puntando Telecom Italia e la sua più grande concorrente Fastweb.
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