Chi consuma più di 6 grammi di sale al giorno rischia di procurare seri danni al proprio cervello.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-08-2011]
Troppo sale fa male: è una frase che sappiamo essere vera soprattutto per la pressione arteriosa e per il cuore, ma a quanto pare alla lista dovremo aggiungere anche il cervello.
Secondo una ricerca svolta all'Università di Toronto esiste una relazione tra l'uso di una eccessiva quantità di sale e la possibilità di sviluppare il morbo di Alzheimer o comunque di veder calare in maniera sensibile le proprie facoltà cognitive durante la terza età.
Lo studio ha coinvolto 1.262 persone sane tra i 67 e gli 84 anni, tenute sotto osservazione per tre anni con una visita all'anno e lo svolgimento di test cognitivi.
Stando ai risultati chi ha una dieta ricca di sale e fa poco moto ha più probabilità di danneggiare capacità cognitive e memoria; inoltre, diminuendo di tre grammi l'apporto giornaliero di sale il rischio di malattie cardiovascolari si riduce del 25%.
«Una dieta con molto sodio e poco esercizio fisico è particolarmente dannosa per le facoltà cognitive degli anziani; la buona notizia è che gli anziani sedentari che usano poco sale non hanno mostrato segni di declino cognitivo» ha spiegato la dottoressa Alexandra Fiocco, leader dei ricercatori.
Le linee guida pubblicate dall'OMS da tempo suggeriscono di non superare i 6 grammi di sale al giorno, ma la media attuale è di circa 8 grammi (arrivando dunque a circa 3.200 mg di sodio), con punte di 15 in Giappone.
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