G Data ritiene che gruppo di hacker che ha rubato i dati di studenti e professori universitari voglia solo attirare l'attenzione dei Media.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-07-2011]
All'indomani dell'attacco hacker subito da 18 università italiane, il bilancio di dati personali, password e numeri di telefono rubati è dell'ordine delle migliaia.
A rivendicare l'attacco è stato il gruppo Lulz Security — abbreviato in LulzSec — già noto per le incursioni dei mesi scorsi a Fox Tv e Fox.com, seguiti da quelli a Sony Japan, Nintendo e Sony Bmg.
Alle dichiarazioni di LulzSec risponde Eddy Willems di G Data: "Se Lulzstorm fosse un'organizzazione intelligente troverebbe altri modi per mostrare i problemi di sicurezza relativi ad alcuni specifici siti web o reti; invece ciò che vuole ottenere è solo l'attenzione del pubblico, ottenere popolarità invece di mostrare i veri problemi. Oltretutto, queste azioni sono del tutto illegali e danno un segnale negativo al pubblico. Farebbero meglio a concentrarsi sulla creazione di cose più produttive".
Prosegue Willems: "I veri (dannosi) hackers resteranno al di fuori dei riflettori, perché le azioni di questo tipo di gruppi come LulzStorm lascerà nell'ombra quelli veri. LulzStorm sta creando una cortina di fumo per i veri hacker, ma non sono nemmeno consapevoli di questo. Naturalmente i veri hacker non si sono quasi mai visti sui media, tranne che in alcuni casi".
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Dangerotto