Le associazioni di consumatori minacciano battaglia. Sony minimizza i rischi del furto di dati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-04-2011]
Mentre sta cercando di venire a capo dei problemi del Playstation Network, violato da criminali informatici ormai una decina di giorni fa, Sony provvede anche a rassicurare gli utenti.
Se infatti la violazione dei sistemi è sicuramente avvenuta, meno certo è il furto dei dati sensibili o il loro possibile utilizzo.
La tabella contente i numeri delle carte di credito, per esempio, è interamente crittografata: chiunque abbia avuto accesso ai server non ha dunque potuto vedere direttamente i codici e prima di utilizzarli dovrebbe riuscire a decifrarli.
Inoltre, come già aveva fatto sapere, tra i dati conservati da Sony non c'è il codice di sicurezza, che quindi non può essere finito nelle mani dei malintenzionati; d'altra parte l'azienda spiega di non aver ancora trovato alcuna prova che confermi oltre ogni dubbio il furto dei numeri delle carte di credito.
Tutte le informazioni sono peraltro ancora presenti sui server di Sony: quando il PlayStation Network sarà ripristinato gli utenti le ritroveranno al loro posto, trofei e punteggi compresi.
L'intera faccenda, anche qualora non dovesse avere conseguenze per gli iscritti al PSN, sta già creando problemi all'azienda giapponese.
Diverse associazioni di consumatori - specialmente in America ma anche in Italia, dove il PlayStation Network ha 1,5 milioni di utenti - hanno già annunciato che intendono ricorrere alla giustizia per chiedere a Sony un risarcimento: l'accusa è di non aver fatto tutto ciò che era possibile per proteggere i dati personali degli utenti e di non aver comunicato tempestivamente i possibili pericoli, lasciando passare dei giorni prima di rendere pubblica la violazione dei sistemi.
Tutto ciò ha portato a conseguenze sul titolo azionario dell'azienda, che alla Borsa di Tokyo ha subito un calo del 4%.
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