Il cofondatore di Microsoft spiega l'accusa rivolta all'amico: era solo per rendere giustizia alla storia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-04-2011]
"Non si tratta di vendetta. Ho solo pensato che si tratti di una parte importante della storia della tecnologia e di dover raccontare come si è svolta e spero che la gente lo capisca e lo rispetti".
Queste sono le parole con cui Paul Allen, co-fondatore di Microsoft, ha cercato di gettare acqua sul fuoco in una recente intervista dopo che un'anteprima del suo ultimo libro, in uscita a breve, ha dipinto Bill Gates come un uomo senza scrupoli che non ci pensò due volte prima di estromettere l'amico malato dalla società che aveva contribuito a creare.
In ogni caso l'amicizia tra i due non è in discussione. "Bill è venuto a casa mia molte volte" - ha spiegato Paul Allen - "e ci siamo fatti delle belle chiacchierate. C'è un legame che non può essere negato, e credo che ne siamo entrambi consapevoli".
L'ex-socio di Bill Gates ha poi raccontato di non aver ancora avuto occasione di parlare del libro con l'amico faccia a faccia, aggiungendo però che quando succederà ci sarà "una discussione accalorata".
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