Si è svolto a Roma il convegno della Chiesa italiana sui nuovi media. Avanziamo una proposta concreta.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-04-2010]
Sono più di 30.000 i siti web italiani ispirati al cattolicesimo: tutte le diocesi, quasi tutte le congregazioni religiose, giornali e pagine di religiosi, blog e forum di movimenti giovanili. Si tratta di una realtà, al di là delle fedi e degli orientamenti, innegabilmente vivace e dinamica.
Per fare il punto della situazione, per riflettere e dare orientamenti comuni, nel week-end del 25 aprile l'Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana ha riunito a Roma migliaia di operatori, soprattutto giovani, in un convegno dal suggestivo titolo Testimoni digitali.
Molte sono state le riflessioni, anche da parte di persone non necessariamente allineate con la Chiesa, sul cyberspazio visto come luogo dove si forma la coscienza contemporanea, soprattutto quella delle nuove generazioni che passano gran parte del loro tempo chattando, messaggiando e postando su Facebook, come dimostra anche la recente ricerca sui giovani italiani e la Chiesa compiuta dal sociologo Riccardo Grassi.
Per esempio, su un tema scottante e delicato come quello dei "preti pedofili", di cui si parla ormai tutti i giorni, sarebbe utile, opportuno e bello un sito ad hoc creato dalla Chiesa italiana che contenga dossier che riportino notizie aggiornate e, certo, anche la posizione della Chiesa ma, soprattutto, che ospiti un forum dove tutti - laici, suore, preti, vescovi - possano discutere moderati ma liberi e in ascolto di chiunque su questo dramma.
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