Non c'è diffamazione quando a leggere sono in pochi

Un articolo pubblicato su Internet può essere considerato diffamatorio solo se un elevato numero di persone lo legge. Il giudizio di un tribunale britannico.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-11-2009]

Diffamazione LonZim Andrew Sprague

L'inizio di questa storia è piuttosto comune: un sito pubblica un articolo che, secondo le persone di cui tratta (nel particolare i dirigenti di una società britannica, radunati nel gruppo di investitori LonZim), costituirebbe diffamazione.

LonZim denuncia l'editore del sito (che risiede in Sudafrica) e si aspetta di essere risarcito per i danni subiti; invece il giudice che ha esaminato il caso non accoglie la richiesta della "parte lesa", poiché "la pubblicazione di un articolo giudicato lesivo non è da considerarsi punibile solo in base alla disponibilità del pezzo su Internet".

Ciò significa che, per configurare il reato di diffamazione, non è sufficiente l'apparizione di un articolo in Rete ma occorre provare che questo articolo venga effettivamente letto da chi potrebbe farsi un'opinione negativa sui soggetti dell'articolo stesso.

Il giudice ha basato la propria decisione sui dati forniti dall'editore: l'articolo è stato letto 65 volte e solo il 6,79% del traffico totale proveniva dal Regno Unito; in pratica, si tratta di 4 persone.

Se così pochi cittadini di quella nazione hanno avuto accesso al testo, il reato non sussiste: così ha deciso il tribunale, nonostante LonZim abbia cercato di contestare i dati basandosi sui rilevamenti di Google e Alexa.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

{Diego}
E' reato anche se non viene letto Leggi tutto
20-11-2009 20:13

ah beh, ce ne sarebbe da scrivere un libro, anzi un'enciclopedia, sull'argomento: banche, banchieri, signoraggio, connivenza degli stati o per meglio dire, degli imprenditori che si sono fatti capi di stato per poter fare il bello e il cattivo tempo.... :roll:
20-11-2009 15:58

http://en.wikipedia.org/wiki/File:Euro_banknotes.png
20-11-2009 15:13

....con l'olio bollente? :lol:
20-11-2009 11:27

la ragione di questa pazza sentenza è semplice: hanno "oliato" il giudice :twisted: buona giornata
20-11-2009 10:38

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