Gli Usa sostengono la Net Neutrality

I provider non possono limitare Internet mettendo filtri ad applicazioni e contenuti: la Rete deve essere "libera e aperta".



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-09-2009]

Usa Fcc Net Neutrality Genachowski

Julius Genachowski, presidente della Federal Communications Commission degli Stati Uniti, è stato chiarissimo: "È d'importanza vitale il nostro compito di salvaguardare una Internet libera e aperta".

"Libera e aperta" è l'espressione chiave che rivela il deciso supporto alla Net Neutrality, la neutralità della Rete, da parte dell'amministrazione americana.

Non si tratta di un principio scontato: diversi provider applicano delle politiche restrittive su alcuni tipi di traffico, marcatamente quelli che vanno contro i loro diretti interessi (la telefonia VoIp per gli operatori mobili, per esempio, ma anche il peer to peer è inviso un po' a tutti).

Sono due le nuove linee guida che la Fcc propone - e su cui chiunque può dire la propria, visitando il sito OpenInternet - per l'approvazione e l'applicazione da parte di tutti gli Isp.

Si tratta del principio di non discriminazione (per cui i provider non possono discriminare determinati contenuti o applicazioni) e quello di trasparenza (i provider devono dire chiaramente le condizioni che applicano ai loro servizi).

Per chi non si atterrà a questi principi, la Fcc si propone come giudice - ha spiegato Genachowski - "riconoscendo che Internet è un sistema straordinariamente complesso e dinamico".

L'opposizione non è solo attesa, ma già evidente: gli operatori mobili non vogliono che i loro utenti risparmino sulle telefonate usando Skype e consumando ugualmente la loro banda. Né i fornitori di connettività sorridono all'idea di rimuovere i filtri al peer to peer che applicano in certe fasce orarie.

In ogni caso la presa di posizione ufficiale degli Usa è chiara e la vera battaglia sarà su come queste linee guida saranno fatte rispettare.

A dirla tutta, sarà interessante vedere come la Net Neutrality si concili con la proposta di legge - attualmente in bozza al Senato - che vorrebbe conferire al Presidente degli Stati Uniti il diritto di intervenire su Internet fino al blocco (la bozza parla di "controllo temporaneo sulle reti informatiche non governative") in caso si verifichi una non precisata emergenza di cybersicurezza.

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Commenti all'articolo (1)

siccome sono convinto che "nessuno fà niente per niente", penso che la strombazzata libertà di internet sia stata "concessa" per poi avere l'opportunità, senza contrasti perchè già si sà, per arrestare internet anche se in casi estremi. E io sono d'accordo. Inoltre non ci spero molto in nell'equità derl costo: il... Leggi tutto
22-9-2009 18:25

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