Ma come faranno a indagare?

Il Senato approva la legge che istituisce una Commissione d'inchiesta sul caso Telecom-Serbia. Tutto bene: peccato che intanto siano state approvate norme che renderanno molto difficile, se non impossibile, un pieno accertamento della verità.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-02-2002]

Il Senato ha approvato la legge che istituisce una Commissione di inchiesta parlamentare che faccia piena luce sull'acquisto, da parte di Telecom Italia, della società telefonica statale Telekom Serbia, operazione avvenuta sotto il regime autoritario di Milosevic.

Questa della Commissione d'inchiesta parlamentare su Milosevic era stata una richiesta pressante del CentroDestra, quando era minoranza, durante la scorsa legislatura, e oggi viene coerentemente attuata.

Il sospetto che una quota di soldi pubblici italiani (perchè allora Telecom Italia era pubblica) sia finita nelle tasche di Milosevic come tangente merita evidentemente un'indagine.

Questo è un fatto positivo di trasparenza, al di là delle "dietrologie" di chi vorrebbe che il CentroDestra sia più che altro interessato a colpire i politici di CentroSinistra che a vario titolo favorirono l'operazione, dimenticando che all'epoca tutti i partiti politici italiani intrattenevano buoni e cordiali rapporti con Milosevic.

Paradossalmente però il Governo di CentroDestra che vuole fare la massima chiarezza sull'operazione Telekom Serbia ha in questi mesi assunto una serie di provvedimenti legislativi che renderanno improbabile, se non impossibile, fare chiarezza sull'episodio.

La nuova legge sulle rogatorie internazionali renderà molto difficile acquisire prove e testimonianze all'estero; il condono per il rientro dei capitali potrebbe fare sparire tracce di conti compromettenti (e i conti dobvrebbero essere spariti da un pezzo!)

La recente depenalizzazione del reato di falso in bilancio rende oggettivamente meno grave la posizione di quegli amministratori di Telecom Italia che avessero costituito fondi in nero per dare le tangenti a Milosevic.

Quando la Commissione si insedierà, probabilmente Telecom Italia avrà dismesso la sua partecipazione in Telekom Serbia, come ha già annunciato: sta facendo questo all'interno di un piano per la riduzione dell'indebitamento, per la maggior parte delle sue partecipazioni all'estero. Ciò renderà le cose ancora meno facili.

Si rischia quindi di creare una Commissione che girerà a vuoto, producendo il nulla -- o meglio, molte spese per nulla -- come è già successo a tante Commissioni sui più svariati argomenti, promosse dai più svariati partiti, negli scorsi anni.

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Pier Luigi Tolardo

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