Un unico soggetto, alle dipendenze del Dipartimento della Sicurezza Nazionale Usa, gestirà tutte le immagini ad altissima risoluzione provenienti dai satelliti. E la privacy?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-04-2008]
Nonostante le preoccupazioni del Congresso per quanto riguarda la privacy, gli Stati Uniti si stanno preparando a creare il National Applications Office, che dipenderà dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale.
Dotato di un nome tutto sommato poco allarmante, il Nao sarà nientemeno che il centro di raccolta e smistamento per tutte quelle richieste, provenienti dalle forze di polizia e dalla varie agenzie di sicurezza, finalizzate a ottenere l'accesso alle fotografie superdettagliate scattate dai satelliti.
A dir la verità, lo scopo primario dei satelliti in questione è tenere d'occhio le variazioni ambientali sul nostro pianeta: attività vulcaniche, uragani, terremoti e via discorrendo. Tuttavia, secondo il Dipartimento, le immagini registrate possono essere utili anche per la lotta al terrorismo e all'immigrazione illegale.
Sapendo ciò, appare chiaro quali siano le preoccupazioni del Congresso, tali che hanno fatto già slittare la creazione del Nao originariamente prevista per l'ottobre scorso: l'opposizione in particolare voleva garanzie sulla difesa delle libertà civili dei cittadini e della loro privacy, oltre a chiarimenti sulle procedure legali da seguire per l'accesso alle informazioni sensibili registrate dai satelliti.
Nel passato, le immagini dei satelliti sono già state usate da Cia e Fbi: famoso il caso del 2002, in cui le foto ad altissima risoluzione furono utili per catturare il cecchino che seminò il panico nell'area di Washington.
Proprio appoggiandosi a precedenti del genere, il Segretario del Dipartimento della Sicurezza Nazionale Michael Chertoff ritiene indispensabile la creazione del Nao, ricordando ai cittadini che ciò non ha nulla a che fare con l'intercettazione delle comunicazioni, che "verrà ancora fatta seguendo i metodi tradizionali".
Le rassicurazioni non impressionano però l'opposizione democratica al Congresso, che ritiene inadeguato l'atto di costituzione dell'Ufficio per quanto riguarda le questioni di privacy e di prevenzione dell'uso illegale delle informazioni.
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