Quel videotelefono fisso che nessuno vuole

Da qualche tempo molti abbonati ricevono a casa il videotelefono senza averlo mai richiesto.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-04-2005]

Da qualche tempo sempre più abbonati Telecom Italia ricevono a casa un pacco contenente il famoso videotelefono fisso, tanto pubblicizzato su tutti i media e spesso criticato per un funzionamento che lascia a desiderare.

Il problema è che la quasi totalità di questi abbonati non hanno mai chiesto in nessna forma l'invio del videotelefono, il cui noleggio si troveranno addebitato inesorabilmente in bolletta. A questo punto si indispettiscono quando, telefonando al 187, si sentono dire dall'operatore che Telecom Italia non ne sa niente e che, se non lo vogliono, devono rispedirlo a loro spese.

Si tratta di spedizioni curate da qualcuna delle tante agenzie esterne, a cui Telecom Italia affida la commercializzazione di prodotti e servizi, ma il cui operato dovrebbe essere controllato in maniera più rigorosa.

A questo punto non si capisce perché Telecom Italia, oltre a far cessare queste spedizioni di videotelefoni fissi non richiesti, non metta a disposizione dei clienti che intendono restituire il videotelefono i propri negozi (uno è stato appena inaugurato in Piazza Einaudi a Milano presso la sede della Direzione Generale) e quelli affiliati 187, in modo che il cliente già arrabbiato per il modo non debba, oltre a perdere tempo, spendere anche per la spedizione, rischiando, in caso di smarrimento o furto, che gli venga addebitato comunque.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 13)

Son passati tre anni e mezzo... Leggi tutto
28-10-2008 21:06

7 pollici Leggi tutto
26-10-2008 20:49

Alfio Lago
Tanto per ridere Leggi tutto
3-5-2005 19:45

Filippo
la legge? Leggi tutto
6-4-2005 21:52

Scherzetto Leggi tutto
6-4-2005 16:40

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
E' corretto utilizzare i social network in ufficio?
Sì, perché offrono numerose occasioni per migliorare la propria produttività.
Sì, perché sono strumenti validi per condividere opinioni lavorative con amici e colleghi.
Sì ma con moderazione: una pausa di cinque minuti ogni tanto allenta la tensione e migliora la produttività.
No, perché la commistione tra aspetti privati e professionali generata dall'utilizzo di questi strumenti potrebbe causare problemi sul posto di lavoro.
No, perché non è corretto scambiare opinioni relative a questioni lavorative attraverso i social media.
No, perché hanno un impatto negativo sulla produttività.
Non saprei.

Mostra i risultati (2192 voti)
Aprile 2024
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics