Kerry, Superman e il vi@Gra

Dalla campagna elettorale USA alla morte di Christopher Reeve: le radici profonde dello spaccio illegale di medicine, il fenomeno che ci intasa le email.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-10-2004]

Ore 8.20, accensione del PC. Ore 8.21: connessione a Internet e apertura di kmail. Dalle ore 8.22 alle 8.25: rimozione di spam, worm e immondizie varie. A parte gli orari, e il gestore di posta elettronica utilizzato, credo che siano in molti a riconoscersi in questa meccanica sequenza di operazioni.

"Bu*y v|@gra, vic.od!n, ci@lis", eccetera. Non c'è dubbio, i medicinali hanno sopravanzato, nelle nostre caselle email, i trafficoni nigeriani che ci offrono milioni di dollari per pulire il loro denaro sporco.

Ma perché i medicinali? Perché questi annunci volutamente sgrammaticati (non so bene se per eludere i filtri antispam o per tracciarne la diffusione in rete) riguardano farmaci e non altre merci, come frullatori, libri, masterizzatori?

La risposta parte da lontano. L'ultimo confronto tra Bush e Kerry per le prossime elezioni presidenziali USA ha riguardato, in parte, la sanità pubblica. La situazione negli States è notoriamente drammatica: la salute è affidata quasi completamente alle assicurazioni private. Questo genera una divisione dei cittadini in caste, tra chi può permettersi una buona polizza e chi no. L'assistenza sanitaria nei confronti di questi ultimi varia dal pessimo servizio al nulla assoluto.

La situazione si va aggravando: tra i molti mali addossati da Kerry a Bush ci sono ulteriori cinque milioni di americani che hanno perso l'assistenza negli ultimi quattro anni. Ma il problema vero sembra essere a monte: ciò che spaventa di più della sanità americana sono lo strapotere e l'arroganza delle corporations che controllano assicurazioni e medicinali.

Le prime sono tornate agli onori della cronaca con la morte del compianto Christopher Reeve (di cui parliamo sul blog Quelli di Zeus), caduto da cavallo nove anni fa e completamente infermo dal collo in giù. L'attore si era visto ridurre la polizza sanitaria dalla sua compagnia unilateralmente e senza motivazione (il contratto lo prevedeva). Per questo era costretto a pagarsi parte delle spese mediche, ingenti anche per lui, grazie all'elemosina di molti suoi colleghi.

Inutile dire che, se anche un divo di Hollywood non riesce a spuntare condizioni contrattuali migliori, la situazione deve essere davvero grigia, da quelle parti.

Un altro protagonista della sanità a stelle e strisce, il cartello delle aziende farmaceutiche, è oggi al centro dell'attenzione per l'esplosione dei prezzi dei medicinali sul territorio USA. Questi aumenti, favoriti dall'azione lobbistica sull'attuale governo, hanno aggravato ancor più, se possibile, il disagio dei pazienti meno abbienti.

Le cronache narrano di torpedoni carichi di pensionati che attraversano le frontiere con Canada e Messico, per acquistare i medicinali (spesso essenziali alla loro sopravvivenza) oltre confine, dove i prezzi sono notevolmente più bassi.

C'è un ulteriore problema: nella patria del libero mercato, questi viaggi della salute sono illegali, anche se finora pare che nessun poliziotto abbia avuto il coraggio di punire qualcuno di quei poveracci. Chissà cosa pensano le farmaindustrie a questo riguardo.

Ecco perché l'odiato spammer, oltre a propinare software pirata o lotterie inventate, martella il vostro indirizzo email con Cialis, Viagra, Phentermin. La colpa è del farma-cartello, che diversifica i prezzi a seconda del tenore di vita della popolazione indigena e, quindi, impone prezzi proibitivi negli USA. In questo modo l'attività (illegale) di acquistare farmaci fuori dal territorio americano e rivenderli all'interno diventa lucrosa.

Chi è povero, e vive lontano dai confini, è fortemente incentivato a giocare la carta dell'acquisto online. E rivolgersi ad organizzazioni che usano, per le campagne marketing, gli stessi canali dei malavitosi nigeriani, non è certo una garanzia di affidabilità.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

Francesco Perla
Il crescere della produzione farmaceutica, e quindi lo sviluppo del mercato dei farmaci, può essere interessato da problematiche di questo tipo. Anche se apparentemente lontani da logiche liberiste nella produzione e commercio dei farmaci, nulla vieta che le industrie farmaceutuche europee e italiane soprattutto possano applicare lo... Leggi tutto
20-10-2004 19:23

encas
lo strapotere e l'arroganza delle corporations Leggi tutto
20-10-2004 15:17

Ago
e in italia? Leggi tutto
20-10-2004 10:53

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

Mostra i risultati (2210 voti)
Aprile 2024
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics