Sono riusciti a mobilitare la Rete italiana contro il decreto Urbani, ottenendo 25.000 firme in pochi giorni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-03-2004]
Sono i ragazzi di No Urbani il fenomeno più vistoso e di successo del Net attivismo italiano.
Senza avere alle spalle nessun partito politico o associazione influente, senza mezzi economici, senza essere conosciuti, sono riusciti a raccogliere, in pochi giorni, 25.000 firme contro il decreto Urbani che criminalizza anche il file-sharing senza fini di lucro per i film.
Si tratta di una mobilitazione spontanea, corale, che hanno avuto il merito di cogliere e promuovere. Per saperne di più ho intervistato uno di loro: Andrea Sanna.
Andrea Sanna:"Sono il presidente dell'associazione culturale Plugs (Progetto Linux User Group Sassari), un'associazione che ha come fine la diffusione di Linux e del software libero. Giuseppe Fiori e Paolo Ferrandi sono le vere menti che hanno scritto il documento, io li ho aiutati nella rifinitura e creazione del sito web. Bisogna ringraziare loro."
ZN: Come vi è venuta l'idea della petizione online?
Andrea Sanna:"Bevendo tre birre al bar. Inizialmente abbiamo scritto quel documento per sfogarci e dire la nostra. Poi abbiamo pensato di mettere uno stupido form per permettere, a chi condividesse la cosa, di firmare. Dopo poche ore ho dovuto riscrivere interamente il sito e snellirlo (la mia Adsl 640 non reggeva tutte quelle visite)."
ZN: Quante e-mail avete ricevuto?
Andrea Sanna: "Molte. ricevo in continuazione e-mail di ringraziamento o consigli di qualsiasi tipo. Sono stati anche molti i portali che hanno scritto di noi e hanno esposto il loro banner sul loro sito. Sul sito Key4biz.it è stato proposto anche di creare una vera e propria alleanza partendo dalla nostra idea di raccogliere le firme."
ZN: E adesso cosa ne farete delle firme? Quali iniziative ulteriori avete in mente?
Andrea Sanna:"Le firme non hanno alcun valore legale. Diciamo che servono a noi per contarci e per riuscire a strappare uno stralcio di articolo su qualche quotidiano/rivista. Molti giornali, portali e tv, solo vedendo il numero delle firme, hanno deciso di parlare di noi: Punto-Informatico, Tg Com, La Stampa, Neapolis(Tg3), L'espresso. Per citarne alcuni. A breve, insieme ad altre associazioni ed aiutati dal Sen. Fiorello Cortiana, presenteremo le firme in Senato per dire il nostro secco NO a questo decreto inutile e inapplicabile."
ZN: In genere, c'è sempre più sfiducia verso questo tipo di iniziative, perché, invece, voi siete fiduciosi?
Andrea Sanna: "A nostro giudizio, il decreto non è attuabile: è solo una stupida legge all'italiana. Una di quelle leggi che servono solo per tenere buone le case discografiche, editrici, ecc. Ma che di fatto non verrà mai osservata."
ZN: Siete sardi come Soru: cosa ne pensate, Internet è sarda?
Andrea Sanna: "Definire Internet sarda è sminuire la sua grandiosità. Certo che Soru ha dato molto per la diffusione della Rete. Abbiamo in mente di incontrarci con lui a breve, ma ultimamente è impegnato nella sua candidatura alle regionali."
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