Se le cartucce si esauriscono, si bloccano anche lo scanner e il fax: un utente adirato porta l'azienda in tribunale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-10-2021]
Chi ha una stampante a colori - salvo rari casi - lo saprà: quand'anche si dovesse stampare un semplice documento in bianco e nero, la presenza di tutti gli inchiostri è imprescindibile; se ne manca anche solo uno, generalmente la stampante si rifiuta di collaborare.
Con la diffusione delle stampanti multifunzione, che in un solo dispositivo racchiudono anche le funzioni di scanner, fax e fotocopiatrice, per qualche produttore i tempi sono maturati abbastanza per estendere la logica poc'anzi espressa: se manca anche un solo colore, la stampante si rifiuta di fare qualsiasi cosa.
Uno dei produttori in questione è Canon che ora si trova alle prese con un contenzioso legale iniziato da un cliente americano, David Leacraft, felice possessore della multifunzione Pixma MG6320 fino a che uno degli inchiostri non s'è esaurito: solo a quel punto s'è accorto che non avrebbe più potuto non solo stampare, ma nemmeno adoperare lo scanner fino alla sostituzione della cartuccia vuota.
Invece di rassegnarsi, Leacraft ha deciso di combattere seguendo un semplice ragionamento: per fare la scansione di un documento (o per inviare un fax, se è per quello) non serve inchiostro e, pertanto, il fatto che la stampante si sia bloccata merita di essere discusso davanti a un giudice.
L'uomo s'è così reso conto che negli anni (per lo meno dal 2016) molte sono state le lamentele identiche alla sua, ma a quanto pare nessuno ha voluto portare avanti la cosa anche dal punto di vista legale: tutti gli altri hanno accettato la risposta del servizio clienti, ossia la necessità di installare una cartuccia nuova affinché ogni funzione della stampante possa operare.
Leacraft, nella class action cui ha dato vita, afferma che Canon è «ingannevole» quando pubblicizza certi propri prodotti come «multifunzione» dato che, se per fare qualunque cosa hanno bisogno di inchiostro, allora sono solo stampanti.
Considerando poi - si legge ancora nei documenti depositati dall'uomo - che dopo due o tre anni gli inchiostri diventano inutilizzabili, anche chi stampa molto poco ma magari usa spesso lo scanner si trova costretto a cambiare periodicamente le cartucce: pertanto, l'accusa conclude che Canon adotta il comportamento criticato soltanto per fare cassa.
«Non c'è alcuna ragione tecnica per costruire stampanti multifunzione con una funzione di rilevamento del livello d'inchiostro che ferma lo scanner quando l'inchiostro è poco o esaurito. Canon ha progettato le proprie Stampanti Multifunzione in maniera tale da obbligare gli acquirenti a mantenere l'inchiostro nei dispositivi, anche se non hanno intenzione di stampare» scrive l'accusa. «Il risultato è un aumento delle vendite d'inchiostro, da cui Canon ottiene profitti importanti».
La class action chiede quindi che chi vi ha aderito sia complessivamente risarcito con un totale di 5 milioni di dollari (cui aggiungere interessi, spese e spese legali); al momento in cui scriviamo l'azienda non ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in risposta alle accuse.
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dagobert