Batterie al grafene, ormai ci siamo

Entro l'anno arriveranno i primi powerbank e smartphone dotati della nuova tecnologia.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-01-2020]

graphene

La prima volta che se ne è parlato, lo si è fatto indicandolo come il "materiale dei miracoli": costituito da uno strato monoatomico di carbonio, il grafene sembrava poter trovare a breve un'infinità di applicazioni.

Poi l'entusiasmo è scemato, del grafene s'è parlato sempre meno, ma la ricerca è andata avanti.

Uno dei campi su cui gli scienziati hanno lavorato in questi anni è la realizzazione di batterie al grafene, in grado di sostituire quelle agli ioni di litio e di offrire non soltanto le medesime prestazioni, ma molto di più.

Ora l'attesa sta per finire. La californiana Real Graphene si sta preparando a lanciare dei prodotti reali basati sugli studi condotti negli ultimi anni.

«La gente pensa sempre che il grafene sia una cosa futura» - spiega Samuel Gong, CEO di Real Graphene - «ma io sono qui per correggerli. È una cosa di adesso. Possiamo creare una batteria che si ricarica super velocemente e ha una vita lunga in termini di cicli di ricarica».

Gong procede poi a spiegare più dettagliatamente ciò che intende: se oggi ci vogliono in media 90 minuti per ricaricare completamente una batteria al litio, con la soluzione di Real Graphene una batteria da 3.000 mAh si ricarica in appena 20 minuti usando un caricabatterie da 60 Watt.

Per quanto riguarda invece la longevità, se le batterie tradizionali durano 300/500 cicli, la batteria al grafene può sopportare circa 1.500 cicli. Inoltre, dato che il calore generato è inferiore rispetto alle soluzioni al litio, il dispositivo risulta più sicuro.

Allo stato attuale Real Graphene - che produce non solo le celle delle batterie, ma anche i chipset necessari per gestire la ricarica - ha già iniziato a testare le proprie batterie in collaborazione con alcuni produttori.

Prima di vedere le batterie al grafene sugli smartphone, però Real Graphene dovrà trovare un partner interessato, un produttore di cellulari che voglia lavorare con la piccola azienda americana. Si calcola che il costo della batteria sia il 30% superiore a quello delle batterie agli ioni di litio, e ciò chiaramente si rifletterà sul prezzo del dispositivo che l'adotta.

Per ora gli unici prodotti esistenti di Real Graphene sono dei powerbank (la cui ricarica è rapida, ma non tanto quanto dichiarato da Gong), ma l'azienda è al lavoro per creare batterie di ogni dimensione, da quelle per gli smartwatch a quelle usate dalle golf car: la scalabilità della tecnologia - spiega ancora il CEO - non è un problema.

powerbank grafene

Nelle prossime settimane Real Graphene ha poi intenzione di lanciare una campagna di crowdfunding per la realizzazione di powerbank le cui prestazioni si avvicinino a quelle dichiarate da Samuel Gong.

Due saranno i modelli. Il primo, chiamato G-100, avrà una carica di 10.000 mAh e si ricaricherà in 20 minuti usando l'apposito caricatore da 100 Watt. Il G-100 Max arriverà invece a 20.000 mAh, e richiederà 20 minuti per la ricarica.

Al di là di questa iniziativa, Gong è convinto che il 2020 sarà l'anno del grafene: «Inizieremo a vedere batterie al grafene in dispositivi reali prodotti da marchi famosi entro l'anno. Non saranno in ogni singolo dispositivo, ma all'inizio appariranno in quelli di fascia più alta».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 10)

Ovviamente l'entusiasmo della persona comune scema quando chi abitualmente guadagna dallo scalpore creato comincia ad intuire un declino di tale guadagno dovuto al fatto che fra la scoperta e la sua applicazione pratica e di massa di solito non passano pochi messi ma anni. Speriamo che, finalmente, si sia giunti al momento in cui le... Leggi tutto
8-3-2020 15:37

{Sempre scarico}
@gqn77 Stai confondendo la capacità di una batteria (che si misura in A/h) con l'energia che può fornire (W/h) L'esempio che fai della resistenza chiarisce che non hai basi di elettrotecnica, perché una resistenza assorbe 1A ad una tensione ben precisa che determina la potenza dissipata. Esempio 1: se una... Leggi tutto
23-1-2020 09:36

{utente anonimo}
Veramente {gqn77} ha ragione {Sempre scarico}. Tecnicamente parlando l'energia si misura in Wh e non in Ah. L'unità di misura Ah indica quanti Ampere (unità di misura dell'intensità di corrente) verranno erogati in un'ora ma senza il valore della tensione non è energia. La potenza (in Watt)... Leggi tutto
22-1-2020 16:42

Credo che i problemi ambientali delle batterie attuali sia più concentrato sul cobalto che sul litio, cobalto che è più raro, più a rischio esaurimento, e con problemi etici (sfruttamento anche minorile) molto più forti (non ne sono certo, ma ho letto tempo fa che così fosse, non ricordo le fonti). Ed il grafene sostituisce proprio... Leggi tutto
22-1-2020 10:03

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Fidanzati sospettosi o inguaribili diffidenti, qual è la vostra arma preferita tra quelle che Facebook mette a disposizione di voi gelosoni per controllare il vostro partner?
I cuoricini in bacheca: un segno per far sentire sempre e dovunque la propria presenza, nonché un espediente per marcare il territorio del partner.
L'applicazione "Chi ti segue di più?": bisogna convincere il partner a usare questa applicazione (apparentemente innocua) per scovare eventuali vittime da annotare sulla propria black list.
Facebook Places: permette di taggare compulsivamente il partner e rendere noto al mondo intero il fatto che lei e il suo lui si trovano sempre insieme.
L'auto tag nelle foto: indispensabile strumento per essere certi di ricevere notifiche qualora un'altra persona osasse commentare o piazzare "Mi piace" alle foto del/della partner.
I commenti minatori: il simpatico approccio ossessivo-compulsivo verso chi tagga il partner o ne invade la bacheca. Di solito consiste in un discreto: "Che bello il MIO amore!"
Il profilo Facebook in comune: un unico profilo scoraggia anche il più audace dei rivali dal tentare un approccio.
La password nota al partner: Della serie: "Amore, se non mi nascondi niente allora posso avere la tua password?". Nessun messaggio di posta, commento o notifica è al sicuro.
Il tasto "Rimuovi dagli amici": una volta in possesso della password del partner, qualsiasi rivale dalla foto profilo provocante o la cui identità è sconosciuta verrà subito rimosso dagli amici.
La trappola: spacciandosi per il partner (password nota), si inizia a contattare i presunti rivali e testare le loro intenzioni con domande e allusioni per far cadere in trappola anche i più astuti.
Il Mi piace minatorio: post, foto, tag, nuove amicizie sono regolarmente marchiati da un Mi piace del partner. Dietro una parvenza di apprezzamento, dimostrano quanto in realtà NON piaccia l'elemento.

Mostra i risultati (422 voti)
Maggio 2024
Netflix, utenti obbligati a passare agli abbonamenti più costosi
Aprile 2024
MS-DOS 4.00 diventa open source
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 4 maggio


web metrics