Perché Apple va contro l'FBI sull'anti terrorismo?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-02-2016]

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Non capita spesso che una multinazionale difenda i diritti dei cittadini dalle ingerenze del loro governo; di solito è il contrario. Eppure è questo il senso della lettera aperta che Tim Cook, boss di Apple, ha pubblicato in risposta alla richiesta dell'FBI, appoggiata dall'ordine del giudice, di sbloccare un iPhone 5c appartenuto a Syed Farook, che insieme alla moglie Tashfeen Malik ha ucciso 14 persone a dicembre 2015 a San Bernardino, in California. I due sono periti poco dopo in un conflitto a fuoco con la polizia e ora l'FBI vuole accedere all'iPhone di Farook nell'ambito delle proprie indagini, ma non ha la password del dispositivo. Non ce l'ha neanche Apple: l'unico ad averla era Farook.

L'FBI non può tentare tutte le password possibili: ci vorrebbe troppo tempo, perché l'iPhone 5c impone una pausa lunghissima fra i tentativi e c'è il rischio che lo smartphone sia stato impostato in modo da cancellare i dati dopo dieci tentativi sbagliati. Inoltre i dati sul telefonino, in particolare foto e messaggi, sono cifrati e serve un codice di decifrazione.

Gli inquirenti vogliono che Apple scriva una versione su misura di iOS che tolga a quello specifico telefonino le pause obbligate e la cancellazione dei dati, in modo che possano tentare rapidamente tutte le password possibili e alla fine trovare quella giusta.

Come spiega bene The Register, Apple si rifiuta di collaborare per non stabilire un precedente legale pericoloso e preoccupante (lo hanno sottolineato anche Sundar Pichal, CEO di Google, in una serie di tweet; e il consiglio di redazione del New York Times in un editoriale), ma anche perché la protezione della privacy e della sicurezza dei propri clienti è uno dei punti fondamentali della propria immagine commerciale per distinguersi dai concorrenti: in sostanza, acconsentire alla richiesta dell'FBI dimostrerebbe che i suoi telefonini non sono così sicuri come sembrano.

Va detto, a questo proposito, che l'iPhone in questione è un 5c, che non ha le ulteriori protezioni (per esempio la Secure Enclave) introdotte nei modelli successivi. Le autorità federali statunitensi stanno chiedendo ad Apple di dimostrare che è in grado di creare versioni insicure del proprio sistema operativo, minando così alla base la fiducia dei suoi clienti, che si chiederebbero se gli aggiornamenti di iOS contengono falle intenzionali di sicurezza su richiesta governativa.

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Avevano ragione quelli di Zeus News, quando già nel 2001 scrivevano di Echelon.

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C'è poi la questione che se Apple accetta la richiesta del governo statunitense rischia di trovarsi di fronte a richieste analoghe di altri governi, che magari hanno una visione molto particolare del concetto di terrorismo e potrebbero citare questo precedente per forzare la mano ad Apple.

Fra l'altro, l'FBI sta chiedendo ad Apple di sabotare la sicurezza generale dei clienti iPhone in cambio di una manciata di dati di utilità discutibile per le indagini: gli inquirenti hanno già ricevuto da Apple i backup del telefonino in questione fino al 19 ottobre, per cui mancano soltanto i dati delle ultime settimane prima dell'attentato, e il telefonino è quello dato a Farook dal Dipartimento per la Salute di San Bernardino per lavoro; i suoi due telefonini privati li ha distrutti preventivamente. Sembra poco plausibile che Farook usasse il telefonino di lavoro per contattare dei terroristi invece di usare i suoi telefonini privati. Questo fa pensare che i dati realmente importanti fossero sui cellulari distrutti e che quello sopravvissuto contenga informazioni poco significative.

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Apple vs. FBI: il commento di Edward Snowden

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Paolo Attivissimo

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 10)

{utente anonimo}
che iteligenza dei servizi telefonici del GB e super adotata del controlo e una BALLA .perche e molto molto vunerabille e unico paese che i sim li vende sensa carta del identita o un decumento del identita .quindi uno puo comprare delle SIM o trovarla o perdere .e viene utilizata da cqualuncue .poi se per gps a quelli che sono adotati... Leggi tutto
27-2-2016 10:52

@ colemar Nell'articolo e' scritto Io avevo sottinteso che tale codice fosse la stessa password di sblocco dispositivo, ma in effetti potrebbe essere un altra password sempre inserita dall'utente o un codice unico deciso da apple Leggi tutto
23-2-2016 07:42

@Cesco67 Sì ho capito che il giudice chiede ad Apple di togliere i tempi di attesa e la cancellazione automatica, ma quello che ho detto è che un attacco brute-force mi sembra roba da pivelli. Possibile che FBI non abbia i mezzi per accedere direttamente alla memoria? O vogliono risparmiare quattro soldi? Snowden ha detto "Esistono... Leggi tutto
23-2-2016 01:00

@ colemar Forse non hai letto bene l'articolo, perche' l'FBI ha chiesta alla Apple di modificare il so togliendo il tempo di attesa per reinserire la pwd dopo un tentatovo sbagliato e l'opzione di cancellare la memoria dopo che sono state introdotte tot password sbagliate; con cio' viene da pensare che vogliono utilizzare un brute force... Leggi tutto
22-2-2016 13:56

Non sono un fan di Snowden, ma secondo me questa volta vuole solo farci capire che questa è pubblicità governativa per la Apple (=propaganda)...
22-2-2016 12:04

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