Treviso, ragazzini condividono filmato hard con Whatsapp

Filmano il rapporto sessuale con una loro coetanea e lo condividono su Whatsapp, dove migliaia di ragazzi lo rilanciano.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-12-2014]

Fotolia 73715699 Subscription Monthly XXL

Due ragazzi di 15 anni ed uno di 14 hanno un rapporto sessuale con una ragazza di 13.

Per la legge italiana, l'età del consenso (vedi approfondi-
mento
) è di 14 anni, che si abbassano a 13 se la differenza di età non supera i tre anni: quindi tutto regolare fin qui, a meno che non si tratti di violenza.

Ma il problema sta nel fatto che i ragazzi hanno prima filmato con il cellulare e poi condiviso il video con gli amici tramite Whatsapp, dove poi migliaia di altri ragazzi (probabilmente anche maggiorenni) lo hanno condiviso a loro volta, rilanciandolo freneticamente per almeno duemila contatti.

Le indagini sono svolte dai Carabinieri di Treviso per conto della Procura dei Minori. La ragazza è ancora scioccata per la pubblicità che ha avuto la vicenda: non è più riuscita a tornare a scuola ed è stata affidata alle cure di uno psicologo.

Ora i tre adoloscenti sono accusati di aver prodotto e diffuso materiale pedopornografico, anche se negano di sapere che si trattasse di un reato e che fosse così grave.

Sondaggio
I bambini sempre più spesso entrano in contatto con la tecnologia a una tenera età (per giocare, comunicare e cercare informazioni), anche grazie alla diffusione di smartphone e tablet. Quale dovrebbe essere la maggiore preoccupazione dei genitori?
Potrebbero visionare materiale inappropriato o visitare siti inopportuni.
Potrebbero comunicare con sconosciuti o persone non ritenute affidabili.
Potrebbero essere vittime di cyberbullismo, sui social network o altrove.
Potrebbero spendere denaro online senza che i genitori lo sappiano, anche a causa delle app che richiedono acquisti online durante i giochi.
Potrebbero diffondere dati personali (compresi foto e filmati) senza essere coscienti dei rischi.
Potrebbero incorrere in difficoltà a relazionarsi con amici dal vivo, nascondendosi dietro relazioni disintermediate dal mezzo informatico.

Mostra i risultati (1487 voti)
Leggi i commenti (13)

Anche tutti gli altri ragazzi che hanno rilanciato il video rischiano una denuncia per diffusione di materiale pedopornografico, soprattutto se hanno più di 14 anni: molti potrebbero essere anche maggiorenni.

Si tratta, forse, del primo caso di indagine di massa su un reato consumato da un numero così elevato di minorenni: questo proprio grazie alla natura eccezionalmente condivisiva di Whatsapp e alla facilità con cui gli inquirenti possono risalire con certezza ai contatti di almeno una grossa parte degli utenti, forse ancora ignari e incoscienti delle conseguenze legali di un gesto ritenuto innocente e fatto con leggerezza.

Ti invitiamo a leggere la pagina successiva di questo articolo:
Approfondimento sul consenso tra minori

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 20)


.marco.
Segnalo che nel contatto di whatsapp, è vietato l'uso dell'applicazione si minori di anni 16, clausola non letta nemmeno dai genitori.
30-12-2014 18:49

{agtelys}
La penso come Undertaker, con l'integrazione di pippo. Applicare le leggi a comportamenti privati di giovani o adulti è totalitarismo, se non c'è violenza, naturalmente.
19-12-2014 12:20

{pippo}
L'educazione è inevitabile. E' la responsabilità disattesa di chi (imbecille) li ha messi al mondo. Fanciulli educati correttamente, con una moralità sana, non cattolica bigotta e non figlia dei fiori, non fanno, pur avendone la possibilità, quei puttanai li, sanno che c'è un limite che... Leggi tutto
16-12-2014 05:39

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Fidanzati sospettosi o inguaribili diffidenti, qual è la vostra arma preferita tra quelle che Facebook mette a disposizione di voi gelosoni per controllare il vostro partner?
I cuoricini in bacheca: un segno per far sentire sempre e dovunque la propria presenza, nonché un espediente per marcare il territorio del partner.
L'applicazione "Chi ti segue di più?": bisogna convincere il partner a usare questa applicazione (apparentemente innocua) per scovare eventuali vittime da annotare sulla propria black list.
Facebook Places: permette di taggare compulsivamente il partner e rendere noto al mondo intero il fatto che lei e il suo lui si trovano sempre insieme.
L'auto tag nelle foto: indispensabile strumento per essere certi di ricevere notifiche qualora un'altra persona osasse commentare o piazzare "Mi piace" alle foto del/della partner.
I commenti minatori: il simpatico approccio ossessivo-compulsivo verso chi tagga il partner o ne invade la bacheca. Di solito consiste in un discreto: "Che bello il MIO amore!"
Il profilo Facebook in comune: un unico profilo scoraggia anche il più audace dei rivali dal tentare un approccio.
La password nota al partner: Della serie: "Amore, se non mi nascondi niente allora posso avere la tua password?". Nessun messaggio di posta, commento o notifica è al sicuro.
Il tasto "Rimuovi dagli amici": una volta in possesso della password del partner, qualsiasi rivale dalla foto profilo provocante o la cui identità è sconosciuta verrà subito rimosso dagli amici.
La trappola: spacciandosi per il partner (password nota), si inizia a contattare i presunti rivali e testare le loro intenzioni con domande e allusioni per far cadere in trappola anche i più astuti.
Il Mi piace minatorio: post, foto, tag, nuove amicizie sono regolarmente marchiati da un Mi piace del partner. Dietro una parvenza di apprezzamento, dimostrano quanto in realtà NON piaccia l'elemento.

Mostra i risultati (423 voti)
Maggio 2024
Chatbot, fallimenti a ripetizione
Imparare l'hacking
Il passaporto elettronico si farà alle Poste, anche nei comuni più grandi
Google infila la IA dappertutto
Il reddito universale di base secondo OpenAI
Windows 11 24H2 cripta tutti i drive all'insaputa dell'utente
L'app per snellire Windows 11 rimuove anche la pubblicità
Netflix, utenti obbligati a passare agli abbonamenti più costosi
Aprile 2024
La fine del mondo, di silicio
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 2 giugno


web metrics