Perfettamente funzionante, apre la strada verso la stampa di organi di ricambio.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-05-2013]
La strada verso la creazione di organi artificiali - che possano porre fine alle lunghe attese che ben conosce chi aspetta un trapianto - diventa sempre più promettente.
Il passo più recente è stato compiuto grazie al lavoro dei ricercatori della Organovo e alla piattaforma NovoGen Bioprinting. L'articolo continua qui sotto.
Quindi la stampante aggiunge le cellule che formano i vasi sanguigni «per creare una delicata rete di canali che fornisce alle cellule del fegato i nutrienti e l'ossigeno, permettendo al tessuto di vivere per cinque o più giorni».
Il risultato è un mini-fegato - perfettamente funzionante in quanto capace di produrre proteine e colesterolo e anche di metabolizzare l'alcool - largo quattro millimetri e spesso mezzo millimetro; un po' poco per un trapianto, ma abbastanza per poterlo utilizzare a fini di ricerca medica.
«Crediamo» - spiega Keith Murphy, CEO di Organovo - «che questi modelli si dimostreranno superiori per quanto riguarda la capacità di fornire dati predittivi per la scoperta e lo sviluppo di farmaci, e saranno migliori dei modelli animali o degli attuali modelli cellulari».
Il mini-fegato 3D, infatti, permette di eseguire i test con un'accuratezza maggiore di quella garantita dalle colture 2D, e vive anche più a lungo di queste.
L'obiettivo a lungo termine di Organovo, tuttavia, resta la stampa di un fegato di dimensioni normali e adatto per il trapianto; ciò richiederà lo sviluppo di una tecnica in grado di stampare reti di vasi sanguigni di dimensioni adeguate.
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