Intanto si scopre che anche Google adotta la censura geolocalizzata.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-02-2012]
Due guai di diversa natura stanno colpendo insieme Google.
Il primo consiste in un'accusa di posizione dominante, il secondo nelle proteste degli internauti per aver deciso di seguire l'esempio di Twitter.
L'accusa arriva dalla Francia, dove Bottin Cartographes se l'è presa con Google Maps.
Il motivo è presto detto: secondo la società francese, Google offrirebbe il proprio servizio gratuitamente per potersi sbarazzare della concorrenza, che invece non può permettersi di mettere a disposizione di chiunque senza chiedere nulla in cambio il risultato di un lavoro costoso.
Bottin Cartographes non si è limitata alle parole ma ha deciso di portare la questione in tribunale, dove ha ottenuto ragione: Google è stata condannata al pagamento di 500.000 euro di danni alla concorrente.
Ampliando lo sguardo, l'altra bufera che sta investendo Google riguarda la scoperta, fatta dal sito TechDows, che anche Blogger ha adottato la "censura geolocalizzata", come da poco ha annunciato di fare Twitter.
|
Tra le FAQ del servizio di blogging offerto da Google si può leggere infatti che è attivo un reindirizzamento automatico dalla versione statunitense a quelle nazionali.
Questo perché «la migrazione di domini localizzati ci permetterà di continuare a promuovere la libera espressione e la pubblicazione responsabile, fornendo una maggiore flessibilità nel rispettare le richieste di rimozione valide ai sensi della legge locale».
In pratica, in questo modo diventa possibile censurare un determinato contenuto su richiesta di uno specifico Paese soltanto per gli internauti di quella nazione.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator