Grazie alla biologia sintetica si apre la strada per sconfiggere le malattie.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-11-2011]
Tutto è cominciato con del lievito geneticamente modificato, creato da alcuni studenti della Johns Hopkins University di Baltimora.
Facendo ricorso alla biologia sintetica, gli studenti hanno creato un lievito (ribattezzato VitaYeast) in grado di produrre beta-carotene e che può essere utilizzato per ottenere pane ricco di vitamina A.
L'obiettivo di tutto ciò è risolvere uno dei problemi più seri delle zone più povere: non soltanto la mancanza di cibo, ma la mancanza del cibo con i nutrienti indispensabili per sopravvivere.
La storia però non finisce con il successo della ricerca (gli studenti sono davvero riusciti a creare del pane che ha l'aspetto, il colore e l'odore del pane normale ma è ricco di vitamina A), ma prosegue con l'indiretta entrata in scena di Craig Venter.
I ragazzi hanno infatti utilizzato un procedimento analogo a quello utilizzato allora da Venter, ma su un organismo molto più complesso di quello scelto dallo scienziato per i primi esperimenti.
Ed è proprio il processo il punto importante perché può portare alla creazione di microorganismi utili all'uomo.
Già oggi, per esempio, è possibile sequenziare in poche ore il DNA di un ipotetico virus influenzale: un "allarme pandemia" come quello generato dall'H1N1 oggi troverebbe i ricercatori in grado di rispondere più rapidamente, come ha spiegato Vittorio Sgaramella, del Centro Ricerche e Studi Agroalimentari del Parco Tecnologico Padano di Lodi, al Corriere della Sera.
Inoltre, l'obiettivo cui stanno lavorando le aziende farmaceutiche, proprio insieme al gruppo di Venter, è ancora più ambizioso: riuscire a creare un microorganismo innocuo ma che porti i "segni di riconoscimento" di diversi virus e batteri.
Iniettato in un essere umano, genererebbe le risposte immunitarie per tutti questi patogeni: in pratica, avremmo il vaccino universale.
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