È in grado di riconoscere la presenza di poche molecole che sfuggirebbero ai sistemi tradizionali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-10-2011]
Un sensore di nuova concezione, proveniente dal mondo delle nanotecnologie, permetterà di individuare la presenza di un tumore molto prima di quanto facciano le tecniche attuali.
È questa una delle promesse del lavoro condotto da ricercatori dell'Istituto Italiano di Tecnologia e del Laboratorio BIONEM dell'Università Magna Graecia di Catanzaro.
Lo strumento realizzato dagli scienziati è un sensore nato osservando le strutture che permettono agli animali di riconoscere i gusti e gli odori in base alle molecole con cui entrano in contatto. L'articolo continua qui sotto.
Tra le colonne vi sono poi delle strutture chiamate «nanopunte plasmoniche», il cui compito è rendere sottilissimo un fascio di luce laser.
In questo modo - come spiega Enzo Di Fabrizio, direttore del dipartimento di Nanostrutture dell'IIT - è nato un sensore che «permette di individuare singole molecole in soluzioni molto diluite» e può, per esempio, individuare le molecole che indicano la presenza di un tumore anche quando queste sono presenti in numero insufficiente per essere notate dai sistemi correnti.
La sua sensibilità è tale che è in grado di rilevare la presenza di una decina di molecole di una data sostanza in un millesimo di centimetro cubico.
Vi è poi un ulteriore ambito di applicazione: secondo Francesco De Angelis, coordinatore della ricerca, è possibile usare questo strumento per ottenere «reti di filamenti di DNA» e «osservare filamenti di DNA sospesi e "srotolati"».
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