Quanto porta di sé un umano che scende nel virtuale? E cosa riporta dall'esperienza virtuale? Ipotetico diario di viaggio nel virtuale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-07-2011]
La prima cosa è mettere su il server OpenSim (da ora OSim) e questa per ogni geek che si rispetti è la cosa più virtuale di tutte visto che fai tutto da linea comando ovvero il simbolico puro. E quando stai nella shell non sei umano nè Avatar... sei una stringa alfanumerica!
Tecnicamente vi dico che servono risorse minime al server per girare, con un P3 1200Mhz - 384 MB di ram in ambiente Win XP pro (testato su notebook HP 6100 Pavillon) gira alla grande. Poi si passa all'installazione di un client e qui le risorse richieste sono molto maggiori perchè il lavoro pesante di rendering viene fatto proprio client side e qui più "cazzuto" è il tuo PC e meglio vedi e quindi più ti gusti l'esperienza. Diciamo che un P4 Northwood 2400 Mhz con 1 GB di ram e una GForce 400 di scheda grafica è il minimo usando come client-viewer Hippo che è veramente di miti pretese rispetto a tutti gli altri.
Lanci il client, accedi al server che stai osservando nella sua bella shell aperta sul desktop, ti loggi e qui cominci veramente a sentirti in the Matrix! Nella shell scorrono i dati testuali della comunicazione client-server mentre nella finestra grafica inizia il rendering...
Se non hai già caricato una OAR (poi spiego cosa è) o almeno una mappa altimetrica ti troverai su un isolotto circolare circondato dal mare. Differente situazione in SL dove vieni portato in un percorso guidato di apprendimento fastidiosissimo per noi geeks che... RTFH!
La prima cosa che viene istintivamente a tutti è puntare subito sulla cosa più difficile ovvero personalizzare l'AV. Questo è il primo sintomo di immedesimazione nell'ambiente virtuale.
Ovviamente ti uscirà una specie di energumeno dalle proporzioni sgraziate, capigliatura fra il porcospino e Max Headroom, piedi tipo Golem ma che guarderai e giudicherai niente male visto che si tratta di te stesso. Ancora non lo sai ma adesso ci stai dentro fino al collo!
Esci dall'ambiente di personalizzazione AV e ti ritrovi sul tuo deprimente isolotto nella condizione di un novello Robinson Crosue... ma hai la tua cassetta dei tools e qui trovi quello che serve per "terraformare". I bastardi che hanno creato tutto l'Ambaradam sono stati particolarmente carogne ed hanno assegnato all'AV l'animazione di uno ieratico gesto con il braccio per tutte le operazioni di modifica dell'ambiente o della creazione di oggetti. E diciamolo che mentre fai sorgere terre dal mare, spiani montagne, fai nascere foreste e tracci canyon un pochino Dio ti ci senti!
Dopo un paio di ore di prove ti renderai conto che più che un Dio sei un fesso che da se stesso si è creato un'ambiente decisamente inospitale dove anche costruire una capanna sarà un'impresa vista la scabrosità del terreno. Cercherai disperatamente un delete che non esiste e capirai che l'unico vero Dio è l'Admin del server... e la shell è il suo Profeta. Infatti ti deloggherai, andrai alla shell, cancellerai il territorio e stopperai per poi riavviare il server.
Intanto nelle tre-quattro ore spese avrai anche imparato che c'è un modulo che simula lo scorrere del tempo variando la luminosità, la temperatura colore dell'ambiente e facendo persino sorgere e tramontare Sole e Luna... da adesso uscirne fuori come prima non si può più!
Fine della prima puntata... che faccio, continuo?
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Indice
1 - Prima parte
2 - Seconda parte
3 - Terza parte
4 - Quarta parte
5 - Quinta parte e strepitoso finale
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Dangerotto