IL TEST DI ZEUS - Incontrare e provare un AP capace di coprire un cerchio del raggio di oltre 20 Km non è cosa di tutti i giorni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-05-2011]
Capostipite e top master di una nuova generazione di apparecchi wireless tutto-in-uno con caratteristiche avanzate, questo access point di tipo outdoor rappresenta il modello top di questa categoria in termini di valore, caratteristiche, performance e affidabilità.
Come se non bastasse, il basso costo del prodotto ne fa un punto di riferimento nel mondo del wireless outdoor networking.
Non a caso l'azienda lo propaganda con il motto «Look no Further, AirMax5 is the first choice», ossia «Non cercare ancora, AirMax5 è la prima scelta».
Nel contenitore, completamente stagno, è contenuta un'antenna di serie da 13 dBi, direzionale e orientabile, in forma polarizzata, in senso orizzontale o verticale.
Il blocco interno è legato al contenitore attraverso 2 viti, facilmente raggiungibili, che permettono alla scheda madre di scivolare fuori senza difficoltà.
Basato sullo standard 802.11a, utilizza un processore Atheros 11a/108Mbps capace di offrire, in conformazione standard, una copertura di oltre 20 km attraverso l'antenna built-in.
Come se non bastasse, nel caso sia necessario servire distanze maggiori, è possibile connettere una antenna a più alto guadagno attraverso una porta R-SMA.
La disponibilità di un'antenna di questo tipo consente, inoltre, di gestire la polarizzazione anche secondo orientamenti diversi dai 2 già indicati.
Realizzato come soluzione tutto-in-uno, l'AP è equipaggiato, in forma di accessori, di tutto quanto è necessario per realizzare un ambiente completo di connessione a 5 GHz.
La messa a punto del sistema è particolarmente semplice, grazie a una procedura guidata e alla semplicità dell'interfaccia del firmware: le verifiche sono affidate a un pannello LED a 4 livelli che permette, tra l'altro, di realizzare in forma visuale il miglior allineamento, cosa particolarmente utile quando bisogna, per così dire, "mirare" un ricevitore particolarmente lontano.
Essendo un sistema destinato all'outdoor, il prodotto di Airlive è equipaggiato con un avanzato sistema PoE di tipo passivo, cosa che consente di sistemare l'AP fino a una distanza di 100 m dal punto di alimentazione.
La scelta del protocollo 802.11a rappresenta, di fatto, una scelta obbligata per mantenersi lontani dall'ambiente affollato e notevolmente disturbato del 2,4 GHz degli altri standard correnti.
Grazie all'implementazione del Turbo-A mode, il sistema gode di una velocità doppia rispetto allo standard corrente per questo protocollo.
Inoltre la potenza di uscita massima, pari a 23 dBm, consente di gestire connessioni pulite grazie al fatto che, potendo operare su ampiezze di banda di 5, 10, 20 e 40 MHz, l'operatore può scegliere tra oltre 230 canali diversi: ciò consente, di fatto, di eliminare qualunque problema di interferenza esterna.
Il sistema può funzionare come AP, Client, Bridge o WISP Router. Il firmware, particolarmente curato, consente oltretutto di passare istantaneamente da una forma all'altra anche grazie al fatto che un wizard dedicato, definito AirLogic, guida attraverso quattro passi, sufficienti a portare a una completa configurazione finale.
Che i progettisti abbiano dedicato particolare attenzione all'integrazione hardware-firmware è dimostrato dal fatto che il gestore del sistema può creare e offrire, a classi diverse di utilizzatori/client, ambienti di connessione a velocità differenti (un po' come avviene con i servizi Adsl dei provider).
Ancora, la presenza di un ambiente Multi-SSID permette di creare network differenti utilizzando un singolo AP, e l'integrazione di un ambiente di controllo QoS consente operazioni di prioritizzazione automatica o stabilita dall'amministratore per i diversi tipi di servizio (voce, video, dati).
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Indice
1 - Airlive AirMax5
2 - La prova sul campo
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