** Blu ai nastri di partenza **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 16 marzo 2000]

Ieri, ufficializzata dal presidente Giancarlo Elia Valori, e' stata 
effettuata la prima chiamata da rete mobile a rete fissa con i nuovi 
impianti di Blu, il quarto gestore di telefonia mobile italiano.
La sperimentazione dei nuovi impianti e' stata eseguita a Roma, ma verra' 
presto estesa a Milano, dove le prestazioni del nuovo gestore saranno 
testate da alcune centinaia di clienti che fungeranno da "beta tester"; il 
lavoro che si svolgera' da adesso in avanti servira' infatti per garantire 
il lancio ufficiale del servizio il 1° maggio.
Nello stesso tempo Blu offrira' anche servizi legati al mondo internet, 
garantendo soluzioni innovative per il trasferimento dati e sviluppando un 
"portale mobile" accessibile da diversi mezzi di comunicazione, telefonini, 
portatili, palmari, ecc.

Stefano Bussolino
 


-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Forza Italia attacca il portale di stato e triplica ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 16 marzo 2000] Dopo la proposta del Ministro Visco di creare un portale nazionale sulla rete della Sogei, anche Forza Italia (http://www.forza-italia.it/sezioni/Documenti_home/20000309165647.html) e' scesa in campo con una proposta di legge per la creazione di tre portali per la promozione del lavoro e della media impresa. I tre portali, forse ispirati dalla recente alleanza con la Lega, si dovrebbero chiamare: "Portale del Sud e del Mediterraneo" (www.Portale Sud.it), "Portale del Nord" (www.Portale Nord.it), "Portale del Centro" (www.Portale Centro.it). (NdA: sinceramente e' la prima volta che vedo indirizzi internet che contemplino spazi tra una parola e l'altra, come www.Portale Centro.it invece di un piu' consueto www.Portale_Centro.it, ma senza dubbio chi ha preparato questa proposta di legge aveva una conoscenza degli Uniform Resource Locator molto superiore alla mia.) Lo scopo dei tre portali, gestiti da una società in cui la partecipazione statale non dovra' superare il 10%, e' promuovere le imprese garantendo visibilita' alle attivita' produttive e promuovendo contatti e transazioni. Per incentivare l'interesse dei consumatori sono state previste all'interno dei siti aree di piu' intenso richiamo come lo Spazio Eventi, "un'area multimediale dedicata a turismo, arte, cultura, tradizioni e moda". L'economista Giulio Tremonti, uno dei primi studiosi del passaggio dall'economia dei capitali alla new economy delle conoscenze, presentando la legge ha attaccato duramente il Presidente del Consiglio, affermando che "il rapporto tra D'Alema e internet è quello di un selvaggio che ha una sveglia ma non sa cosa sia il tempo". Sempre secondo Tremonti l'avvento di internet favorira' la politica di Forza Italia, poiche' "il cyberspazio è il terreno del trionfo dell'individuo e di conseguenza è l'optimum per la destra libertaria; internet è quanto di più anti-giacobino possa esistere ed è ovvio che avvantaggi noi". La proposta di Forza Italia, in particolare l'art. 2 che equiparava l'editoria elettronica a quella tradizionale, sembra avere raccolto consensi anche all'interno del governo, visto il disegno di legge di riforma della legge 416 approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, che apre la strada anche ad agevolazioni fiscali di durata quinquennale per le imprese che attueranno "iniziative digitali e multimediali". Edoardo Dezani


-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Nasce Gnutella, versione GNU di Napster ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 16 marzo 2000] Non e' un clone della Nutella, come potrebbe sembrare dal nome: al contrario, segue i dettami del progetto open source GNU (acronimo ricorsivo di Gnu's Not Unix); Gnutella e' un programma free simile a Napster, il celebre "segugio" per internet di files musicali MP3. E' stato sviluppato, in versione beta, da un gruppo di giovani programmatori di Nullsoft, la stessa ditta di proprieta' di AOL che ha ideato Winamp, il piu' celebre player musicale del momento. Pare che il progetto sia stato tenuto nascosto fino a questa settimana, per evitare problemi di approvazione da parte di AOL; ricordiamo che la recente fusione con Time Warner ha fatto entrare AOL anche nel mondo della musica e quindi un software di questo genere non e' proprio cio' che si desidera veder prodotto dai propri dipendenti. Alle numerose critiche mosse ai programmatori, questi hanno risposto un po' ironicamente, dicendo che Gnutella e' stato sviluppato per ricercare e scambiare files generici e non solo MP3. La principale differenza di Gnutella e', rispetto a Napster, che e' stato scritto per girare su piu' computer, in modo da rendere piu' difficili eventuali blocchi di scambi da parte degli amministratori di rete, proprio come e' successo alcuni mesi fa in diverse Universita' americano in cui Napster ha spopolato (cfr. Zeus News n.17). L'attuale versione beta e' stata temporaneamente messa off line a causa dell'eccessivo numero di download: la versione definitiva sara' invece disponibile nel giro di un mese. Vi ricordiamo, inoltre, che e' ancora disponibile da scaricare una versione beta del plug-in NapAmp per Winamp (cfr. Zeus News n.54), all'indirizzo http://www.zeusnews.com/extra/napamp Alessandro Sacco


-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** L'universita' on line e' gratuita ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 16 marzo 2000] Michael Seylor, presidente della Microstrategy (http://www.microstrategy.com) ha donato 100 milioni di dollari per la creazione di una universita' on line completamente gratuita e fruibile a tutti da ogni parte del mondo. Stephen Joel Trachtenberg, presidente della George Washington University, ha commentato che non si conoscono ancora con precisione i vantaggi e le limitazioni di questo tipo di iniziativa, ma bisognava iniziare e l'azione di Michael Seylor e' un buon punto di partenza. Potremo un giorno integrare le normali lezioni universitarie da corsi tenuti da eminenti docenti del settore? E' ancora per dirlo, ma speriamo in bene. Marco Genovese


-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** A Tokio cellulari spenti sui mezzi pubblici ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 16 marzo 2000] Secondo numerosi medici, i cellulari possano comportare problemi alla salute, se usati a lungo e ripetutamente; qualche provvedimento e' stato preso, ma mai fino ad ora non si era arrivati a soluzioni cosi' drastiche come quelle che sono state attuate a Tokio. Su autobus e treni e' stato infatti imposto un blocco sul loro utilizzo. Il motivo e' dovuto ai risultati di uno studio indetto dal governo giapponese: sembrerebbe che i pacemaker presenti ad una distanza inferiore ai 22 centimetri da un telefonino, potrebbero smettere di funzionare temporaneamente, per qualche frazione di secondo. Per evitare di correre rischi per la salute dei giapponesi cardiopatici, quindi i possessori dei circa 55 milioni di cellulari dovranno adeguarsi e dovranno anche rinunciare ai ripetitori installati all'interno delle stazioni. Si tratta sicuramente di una giusta causa, per preservare la salute di numerose persone, anche se in realta' grossi affollamenti di gente a stretto contatto non ci sono solo nei mezzo pubblici ma anche in altri mille momenti della normale vita quotidiana. Alessandro Sacco


-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** I dizionari Oxford sono on line ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 16 marzo 2000] Due giorni fa, il 14 marzo, e’ stata presentata ufficialmente la versione on line del famoso Oxford English Dictionary. L’indirizzo per raggiungerlo e’ il seguente: http://www.oed.com. Il sito web mette a portata di clic la monumentale opera del dizionario per eccellenza della lingua inglese: 20 volumi per un totale di 60 milioni di parole e 2 milioni e mezzo di citazioni per spiegare nei minimi particolari il significato di circa 250.000 termini della lingua piu' diffusa al mondo. Dal 1928, anno in cui venne terminato, l’Oxford Dictionary non ha subito modifiche sostanziali: nel 1994 grazie ad uno stanziamento di 54 milioni di dollari e’ invece partito un programma ventennale di revisione totale dell’opera che ha portato appunto alla realizzazione di una versione on line e a molte altre migliorie e approfondimenti. Le potenzialita’ della versione web sono veramente notevoli: trovare il significato di una parola o effettuare ricerche approfondite su un termine specifico e’ ora estremamente agevole e veloce; l’archivio on line verra’ inoltre aggiornato quattro volte all’anno con l’aggiunta di nuovi termini e l’eventuale revisione dei vecchi: una cosa assolutamente impensabile per la versione cartacea dell’opera. L’unico neo di tutto il progetto e’ purtroppo il costo elevato dell’abbonamento alla versione on line dell’Oxford Dictionary: occorrono infatti 550 dollari all’anno per avere a portata di clic i 20 volumi che compongono la poderosa opera. Marco Novelli


-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Tariffe telefoniche: ancora molto da rivedere ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 16 marzo 2000] Telecom risulta l'operatore italiano di telefonia fissa piu' costoso secondo un'indagine delle Associazioni dei Consumatori; il titolo di operatore piu' conveniente se lo e' aggiudicato invece Tiscali. Detti risultati scaturiscono dal calcolo stimato di una "bolletta telefonica" per un predeterminato profilo di utente (cioe' un cliente teorico, che effettua telefonate a destinazioni diverse e in fasce orarie diverse con frequenza relativa ipotizzata come "media"): se si esaminano i dati in forma disaggregata emergono pero' alcune sorprese. Telecom e' l'operatore piu' conveniente per le telefonate interdistrettuali fuori regione per distanze inferiori ai 15 km, mentre torna ad essere il piu' costoso per distanze maggiori di 30 km. Ancora, Telecom conviene (grazie alle speciali tariffe praticate) per i collegamenti ad internet su nodi all'interno del proprio distretto; per le telefonate a cellulari family nelle ore serali conviene Infostrada, che pero' offre il servizio piu' costoso nelle ore di punta. Un confronto tra Telecom e gli altri operatori ex-monopolisti del continente evidenzia che le tariffe del nostro operatore, a parita' di potere di acquisto, risultano superiori alla media europea di circa il 12%. Al di la' dei numeri, che non e' mai bene utilizzare come unico parametro descrittivo di una realta', alcune considerazioni emergono evidenti e, prima tra tutte, la constatazione che, in Italia, la concorrenza nel settore della telefonia non ha ancora completamente spazzato i residui della cultura monopolista del passato. Ma forse ancora piu' grave e' l'evidente confusione creata sul mercato dal proliferare di offerte non confrontabili per contenuto, tanto dal punto di vista dei servizi quanto dei prezzi. In altre parole, il consumatore e' costretto ad operare scelte basate sulla "sensazione" di convenienza, e cio' lascia ipotizzare che il nostro mercato dei servizi telefonici operi nella forma dell'oligopolio o della cosiddetta "concorrenza imperfetta", anche a causa della scarsa attenzione dimostrata da parte del Legislatore. Infatti, e' consentito agli operatori sbandierare, nella loro pubblicita', risparmi stratosferici rispetto ai concorrenti, semplicemente precisando in forma assai meno evidente che cio' vale, per esempio, solo per certe tipologie di telefonate e in determinate fasce orarie, cosi' come e' lecito differenziare le tariffe a seconda dell'operatore chiamato, sebbene cio' sia in qualche misura giustificabile come sinergia tecnico/commerciale. Inoltre, ed e' solo un ulteriore esempio, Telecom calcola le distanze tra chiamante e chiamato con criteri diversi (e piu' complessi) da tutti gli altri operatori. Ne deriva una "griglia" di parametri troppo complesso per potere essere sovrapposta alle reali esigenze dell'utilizzatore dei servizi. In definitiva, sarebbe auspicabile che le leggi dello Stato offrissero al consumatore, cioe' a tutti noi, una maggiore tutela, fissando (al minimo) criteri obbligatori di uniformita' nelle offerte per ogni operatore: solo cosi' sarebbe possibile scegliere il proprio fornitore in base ad un concreto confronto di costo e qualita' dei servizi, premiando gli operatori piu' efficienti, tecnologicamente progrediti e in grado di interpretare il mercato dal punto di vista della clientela. Stefano "Barninga Z!" Barni


-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~- ** Clamoroso buco in Windows 95 e 98 ** [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 16 marzo 2000] Ormai tutti ci siamo praticamente dimenticati dell'MsDos: Windows l'ha sostituito pressoche' ovunque. Eppure il vecchio Dos e' sempre li', a ricordarci che le varie versioni di Windows discendono proprio da quel sistema operativo nato vent'anni fa, che ha fatto la fortuna di Microsoft ma che al tempo stesso assegnava all'utente il controllo a basso livello della macchina, permettendo ai programmi di effettuare operazioni che un "vero" sistema operativo dovrebbe bloccare. Il fatto che Windows 95 e Windows 98 siano state progettati a partire dal vecchio Dos riemerge in questi giorni, in seguito alla scoperta di un nuovo clamoroso buco; quel che e' peggio, ce ne accorgiamo quando Windows improvvisamente crasha perche' abbiamo ricevuto un'email, o perche' abbiamo visitato una "innocente" pagina web. Cerchiamo di capire come funziona il buco. Ricordate il vecchio comando del Dos per creare un file di testo dalla tastiera? (funzione peraltro comodissima negli anni in cui un editor di testo era piu' complicato di un disassemblatore). Il comando in questione, "COPY CON ", permette di reindirizzare l'input dalla tastiera a un file di testo. Oltre al canale "CON" (che corrisponde, appunto, alla tastiera) il Dos permetteva di reindirizzare input e output sui canali AUX (prima seriale), PRN (prima parallela), COM1-COM4 (porte seriali) e LPT1-3 (porte parallele). Il problema nasce dal fatto che anche Windows permette all'utente di utilizzare queste chiamate Dos a basso livello; quel che e' peggio, tali chiamate possono essere "nascoste" in una pagina web o in un messaggio di posta elettronica, comportando il crash del sistema di chi visita la pagina o legge il messaggio. Tanto Internet Explorer quanto Netscape Navigator sono soggetti a questo buco. Tra i programmi di posta elettronica, invece, l'unico colpito parrebbe essere Outlook Express 2000 (purche' vi sia abbinato Word 2000 come editor di default). Gli altri programmi di posta non sembrano essere soggetti a tale difetto, in quanto non permettono di eseguire codice dalla semplice lettura di un messaggio. Microsoft ha annunciato una patch per rimediare a tale difetto; nell'attesa, cosa posso consigliarvi? Di "stare attenti alle pagine web che visitate"? Basta che qualcuno inserisca l'opportuno comando nella pagina web e tutti i visitatori di tale pagina (utenti di Windows 95 e 98) saranno colpiti da una serie di Blue Screen Of Death tale da dover resettare la macchina. Gli utenti di Windows NT e 2000 sono immuni, poiche' tali sistemi operativi non derivano piu' dal vecchio MsDos. Immaginate quale danno potrebbero fare gli hacker che, anziche' la solita scritta sbruffoncella "Abbiamo hackerato il vostro sito, blablabla", inserissero il semplice codice che sfrutta questo buco. Volete provare l'ebbrezza di veder crashare irrimediabilmente il vostro sistema con un semplice comando di otto caratteri? cliccate su Avvio (Start), selezionate Esegui, inserite \CON\CON e premete invio. Per lo stesso motivo, diffidate da chi, chattando su IRC, vi invita a digitare il comando /RUN /CON/CON , che (se usate il diffusissimo programma mIRC) produce lo stesso effetto, senza che lo sprovveduto utente riesca a capire perche' sia accaduto un simile disastro in seguito a un comando tanto banale. Dario Meoli