** Tutela dei consumatori o tutela dei produttori? **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 8 febbraio 2000]

La lobby delle multinazionali del software sta fortemente appoggiando negli 
Stati Uniti una proposta di legge che potrebbe in pratica azzerare i gia' 
sparuti diritti che gli acquirenti di programmi per computer possono 
vantare nei confronti dei produttori e venditori.

La proposta, che ha nome "Uniform Computer Information Transactions Act" 
(UCITA), e' motivata dai suoi sostenitori con la necessita' di modernizzare 
la normativa contrattualistica e di regolamentare quanto di fatto 
introdotto nella realta' del diritto dal commercio elettronico.

Tuttavia, sembra che le finalita' dello UCITA 
(http://www.law.upenn.edu/bll/ulc/ucita/citam99.htm) si spingano molto 
oltre gli scopi dichiarati: se la proposta diventasse legge, ai venditori 
di software sarebbe riconosciuto il diritto di collegarsi al sistema 
informativo dei clienti in ritardo con i pagamenti delle licenze e 
disattivare remotamente i programmi. Ancora, essi potrebbero notificare ai 
clienti variazioni contrattuali, interruzioni del servizio o quant'altro, 
semplicemente via e-mail, e la comunicazione dovrebbe ritenersi 
efficacemente avvenuta senza necessita' di provare che la mail abbia mai 
realmente raggiunto alcuno.

Ma non basta: i produttori potrebbero inserire nelle licenze clausole volte 
a vietare la vendita o la donazione di computer con il loro software 
installato (anche se accompaganto dai cosiddetti "supporti originali"), e 
potrebbero persino proibire la pubblicazione di recensioni dei loro 
programmi, con buona pace della trasparenza e, soprattutto, del diritto 
all'informazione.

Inutile dire che Microsoft e' tra i principali sostenitori dello UCITA; 
tuttavia non tutti i grandi nomi del software lo appoggiano: tra i non 
allineati, Sun ha assunto una posizione fortemente critica 
(http://www.latimes.com/news/front/20000204/t000011344.html), dichiarando 
di temere pericolosi contraccolpi sull'applicabilita' delle attuali leggi 
di tutela del copyright.

La proposta potrebbe essere convertita in legge nel giro di pochi mesi in 
alcuni Stati della Confederazione, e il timore che molti altri seguano a 
ruota non e' infondato: infatti le multinazionali del software potrebbero 
scegliere di rilocalizzare le proprie sedi proprio negli Stati in grado di 
offrire loro la piu' conveniente tutela giuridica, con un conseguente 
"ricatto occupazionale" nei confronti dei governi degli Stati che 
attualmente le ospitano.

La morale e' ovvia: l'idea che le leggi siano concepite dai delegati dei 
Cittadini nell'interesse della Collettivita' e' ormai, ovunque e da tempo, 
una ingenua e utopistica illusione; ovunque il potere politico deve 
appoggiarsi al potere economico, che ne diventa premessa e motore. Ne' puo' 
bastare a tranquillizzarci il fatto che lo UCITA sia un'eseprienza 
americana: sappiamo bene quanto spiccata sia, da queste parti, la tendenza 
ad importare i modelli di oltreoceano. Inoltre, nella materia in questione, 
l'influenza del mercato statunitense e' considerevolissima.

Aspettiamoci dunque, prima o poi, la versione europea dello UCITA - e 
prepariamoci a combatterla.

Stefano "Barninga Z!" Barni

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** I siti porno e la nuda verita' **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 8 febbraio 2000]

Il provider e' responsabile di quello che a sua insaputa viene pubblicato 
su un sito? La logica direbbe di no, la legge francese dice di si'.

Torniamo sull'argomento già affrontato nelle ZEUS News n. 023, ovvero siti 
porno e tutela legale. In una sentenza della Corte d'appello di Parigi 
(http://www.legalis.net/legalnet/judiciaire/decisions/c-a_100299.htm) il 
provider Altern (http://altern.org/alternb) e' stato condannato a pagare 
30.000 franchi alla famosa modella francese Estelle Lefebure Hallyday. 
Altern ospitava circa 5000 siti, di cui ovviamente non poteva verificare i 
contenuti; tra questi, il sito Silver Surfer 
(http://www.altern.org/silversurfer) presentava una decina di foto di 
Estelle Hallyday (http://features.yahoo.com/model/estelle) completamente 
nuda, carpiti dalla collezione privata della modella.

La condanna si è basata sulla motivazione che l'attivita' di provider e' 
professionale e remunerativa, per cui il fatto di ospitare anonimamente 
delle pagine web equivale ad accettare direttamente la responsabilita' dei 
contenuti immessi on-line. La posizione francese si discosta da quella 
americana, che aveva permesso la pubblicazione dei filmati sottratti a 
Pamela Anderson : ma la verita' probabilmente e' a meta' strada, in una 
tutela che non imponga ai provider obblighi insostenibili.

Una piu' ampia trattazione della vicenda e' disponibile in "Il diritto 
dell'informazione e dell'infornatica n. 5, 1999, Giuffre' Editore.

Edoardo Dezani

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** Ehi, quanti computer ci sono sul tuo desktop? **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 8 febbraio 2000]

Pensate che comodita' avere sul desktop del proprio PC una serie di icone 
del tipo "Windows 98", "Windows NT", "Linux", "MacOS" e simili che, con un 
semplice clic, avviino in una finestra il sistema operativo selezionato, 
come se fosse una normale applicazione. Pensate che bellezza, per esempio, 
avviare il computer con Linux e far partire in due finestre separate 
Windows 98 e MacOs. Puo' sembrare strano, eppure tutto questo e' oggi 
possibile: basta semplicemente avere un PC dotato di processore a 300 Mhz, 
500 Mbyte di spazio su disco fisso, almeno 64 Mbyte di RAM, e installare 
Vmware (http://www.vmware.com), un programma che emula via software una 
macchina virtuale.

In pratica, dato che hardware e software sono logicamente identici (ovvero 
quello che fa una scheda lo si puo' far fare da un programma e viceversa), 
si puo' scrivere un programma che emuli non solo una scheda del vostro pc, 
ma direttamente tutta la macchina. Cosi' facendo, avviando il programma in 
una finestra, e' come se si avviasse un computer completo. Questo e' 
proprio quel che fa Vmware; questo programma e' arrivato alla relese 1.1 
stabile e alla 2.0 beta nelle versioni per Windows (NT e 2000) e Linux.

La configurazione e' relativamente semplice: occorre inserire i parametri 
della macchina virtuale che si vorra' creare, ovvero la dimensione del 
disco fisso, le varie periferiche presenti, comprese le schede di rete e le 
porte parallele (a patto che siano realmente presenti sul vostro pc), e 
specificare quale sistema operativo installarvi. A questo punto si e' 
pronti per accendere il PC "virtuale" ed inserire un disco di avvio per 
procedere con l'installazione del sistema.

Vmware inoltre supporta protocolli di rete come il TCP/IP e il Samba: sara' 
quindi possibile far interagire facilmente i vari sistemi in esecuzione. Le 
prestazioni, ovviamente, saranno inferiori, ma tale mancanza sara' 
sicuramente compensata dalla comodita' e dalla soddisfazione di poter 
lavorare contemporaneamente con due o piu' sistemi, utilizzando un solo 
computer.

Gianpiero Ciola

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** Finder, il trovapersone **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 8 febbraio 2000]

L'operatore telefonico svedese CellPoint ha sviluppato Finder: un nuovo 
servizio che permette di ricevere, tramite SMS, le indicazioni precise 
sulla posizione dell'utente ricercato. Sara' possibile interrogare la rete 
tramite cellulare e riuscire a ottenere con buona precisione la posizione 
di una persona, anch'essa dotata di cellulare, tramite un breve messaggio 
di testo. Ogni cellulare è infatti sempre in grado di determinare la sua 
posizione: l'informazione richiesta si ottiene consultando il database 
centrale che monitorizza la posizione degli abbonati rispetto alle celle di 
zona.

Il presidente di CellPoint, Peter Henricsson, ha dichiarato che Finder fa 
parte di un progetto per far si' che i giovani, come sempre attratti dalle 
novita', si avvicinino al cellulare. "Per ottenere questo" - continua 
Henricsson - offriamo proposte divertenti che attirino la clientela.

Il servizio sara' offerto solo su richiesta: soltanto le persone inserite 
in una lista approvata dalla persona cercata potranno effettuare la 
ricerca. La ricerca potra' essere effettuata anche tramite PC connesso a 
internet. In entrambi i casi, ogni utente iscritto disporra' di una lista 
sul proprio telefono e potra' effettuare anche piu' richieste 
contemporaneamente. Nonostante le "garanzie" di riservatezza che CellPoint 
offre, in molti gia' temono possibili abusi del servizio e una ulteriore 
diminuzione della privacy personale.

Stefano Bussolino

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** Nuovo sito web dedicato alla scuola **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 8 febbraio 2000]

L'editrice Laterza e il portale Webscuola di Tin, dedicato al mondo 
dell'istruzione, hanno dato vita ad un nuovo sito didattico chiamato ARIEL 
(Archivio Interattivo per l'Educazione Letteraria).

Raggiungibile all'indirizzo http://ariel.webscuola.tin.it permette di 
trovare, mediante un motore di ricerca, testi di numerose opere letterarie, 
attualmente 539 dal '200 al '500. Note, commenti, schede bibliografiche 
degli autori e glossari, impreziosiscono questo utilissimo strumento 
dedicato soprattutto ai docenti. Il materiale presente sul sito sara' 
consultabile e prelevabile, e costituisce un'ottima unione tra le 
caratteristiche del testo cartaceo e le potenzialita' offerte dalla 
tecnologia.

Un'altro validissimo sito su cui si possono reperire centinaia di opere 
letterarie in forma digitale e' quello del progetto Manuzio 
dell'associazione culturale Liber Liber 
(http://www.liberliber.it/biblioteca) gia' on-line da molti anni.

Alessandro Sacco

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** Tiscali guadagna il 40% **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 8 febbraio 2000]

Nuovo record alla borsa di Milano per i titoli telematici: Tiscali ha 
raggiunto la quotazione di 710,1 euro, con un incremento del 39,88%. 
Nonostante la strepitosa potenza economica Soru continua a smentire una sua 
possibile entrata in Olivetti, mentre ha recentemente acquistato il 60% 
delle azioni del raffinato motore di ricerca Ideare (http://www.ideare.it).

Se anche voi volete diventare ricchi come Soru, che in un solo giorno ha 
visto aumentare il suo capitale di 3.800 miliardi, provate a comprare 
azioni Tiscali: nonostante l'incredibile rialzo si è ancora lontani dal 
"target price", che è stato fissato dalla banca ABN Ambro alla 
stratosferica quota di 1.000 euro.

Edoardo Dezani

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** AMD si lancia nel mercato dei processori del futuro **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 8 febbraio 2000]

AMD (http://www.amd.com) ha annunciato che il successore dell'attuale 
Athlon (K7) presentera' una architettura a x86-64 bit e debuttera' nel 
2001. Il nome in codice del processore sara' Sledgehammer (K8) e vantera' 
una architettura a 64 bit (nota tecnica: i processori di Intel Pentium e 
Pentium 2, cosi' come i K5 e K6 di AMD, utilizzano l'architettura x86 a 32 
bit). Il cuore del K8 implementera' il set di istruzioni standard 
dell'architettura x86, ma manterra' piena compatibilita' con tutte le 
"vecchie" applicazioni a 32 bit.

Il passaggio dai 32 bit dei processori odierni ai 64 dello Sledgehammer 
permettera' di indirizzare quantita' di memoria sempre piu' grandi, 
eliminando il fatidico limite (nemmeno cosi' piccolo) dei 4 giga di RAM che 
i processori a 32 bit impongono. Per questo motivo il nuovo processore 
sara' molto appetibile ai costruttori di server Web, macchine generalmente 
molto "affamate" di RAM. Un'altra nota doverosa e' che al giorno d'oggi 
esistono gia' processori a 64 bit, come gli SPARC, che pero' vengono 
utilizzati generalmente su macchine molto potenti, destinate a particolari 
usi scientifici: difficilmente vedremo i personal computer equipaggiati con 
tali processori.

Andrea Raviola

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** Macromedia non dorme sugli allori **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 8 febbraio 2000]

Grande soddisfazione regna in casa Macromedia per i risultati ottenuti 
negli ultimi mesi, in particolare per il grande successo di Macromedia 
Flash e Shockwave Player, che sono sempre piu' presenti nei siti web 
dell'ultima generazione. Si stima infatti che ben 93 milioni di navigatori 
li abbiano scaricati, mentre il sito http://www.shockwave.com, on-line da 
luglio, sarebbe stato visitato da oltre 10 milioni di utenti.

Dopo aver ottenuto finanziamenti da grosse societa' informatiche per la 
realizzazione del sito, Macromedia ha stretto nuovi accordi con autori di 
fumetti e di cartoni animati; l'appuntamento e' fissato per la prossima 
primavera, sempre all'indirizzo http://www.shockwave.com, dove potrete 
scoprire le novita' in programma per i prossimi mesi.

Alessandro Sacco

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** Solaris ha fatto 8 **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 8 febbraio 2000]

Sara' presentata oggi in Italia la nuova versione del sistema operativo di 
Sun: Solaris 8. Le novita' sono molte, sia in fatto di scalabilita', sia di 
connettivita'. Il prezzo finale sara' veramente irrisorio per un sistema 
operativo di tale levatura: in America viene venduto attualmente a 
settantacinque dollari, mentre in Italia non sono ancora stati resi noti i 
prezzi.

L'azione di rendere pubblico il codice sorgente di Solaris ha destato molto 
interesse nella stampa specializzata, ma il vero punto di forza del nuovo 
S.O. sta altrove. L'ottimismo dei dirigenti di Sun, verso la posizione di 
Solaris nel mondo Unix, e' dovuto infatti principalmente all'accoppiata 
software/hardware che la Sun ha la possibilita' di offrire.

Solaris e' un sistema operativo a 64 bit pensato per le aziende, che hanno 
la necessita di avere server web affidabili per condurre le proprie 
attivita' commerciali e che non possono tollerare tempi di fermo. Sun 
dichiara prestazioni migliorate di quattro volte da parte dei serwer web 
che girano su Solaris, nonche' un notevole incremento delle applicazioni 
che necessitano di Java, tramite la nuova tecnologia Hotspot; anche per 
quanto riguarda il database Oracle le performance hanno subito un 
incremento significativo.

Le possibilita' di clustering (tecnica utilizzata per suddividere il lavoro 
su piu' macchine) sono avanzatissime, e permettono l'unione fino a otto 
server con 64 processori ciascuno. In definitiva si tratta di un sistema 
operativo che racchiude in se' le ultime e migliori tecnologie possibili, 
che descritte in poche righe sarebbero difficili da comprendere, ma che 
promettono a Sun un sicuro successo per il suo nuovo prodotto.

Sun, oltre al sistema operativo, offre anche l'hardware adatto a farlo 
girare, nonche' tutta una serie di servizi. Si spiega cosi' il motivo del 
basso costo di Solaris 8: infatti Sun punta molto di piu' sullo sviluppo e 
sull'assistenza che non sulla vendita del sistema operativo. L'aver 
dichiarato "aperto" il codice di Solaris, oltretutto, sembra piu' che altro 
una mossa di immagine: gli sviluppatori di software dovranno comunque 
versare a Sun le royalty.

Stefano Bussolino
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** A proposito della schedatura dei Cinesi crittografi **
[ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 8 febbraio 2000]

Dalla mailing list cyber-rights@ecn.org:

Forwardo un messaggio Usenet sulla questione [segnalata da Denis Caffarel 
su ZEUS News lo scorso 2 febbraio, ndZ]. Anche se personalmente resto 
convinto che il movente principale della scelta del governo cinese 
(analogamente a quelle di molti governi democratici in materia) sia 
principalmente la preoccupazione per la perdita di controllo statale sulle 
comunicazioni individuali, trovo interessanti gli elementi di riflessione 
sul contesto politico-economico e di concorrenza commerciale forniti dal 
messaggio.

T.H.E. Walrus

++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

From: jan.reister@toglimi.tiscalinet.it (Jan Reister)
Newsgroups: it.cultura.cybersocieta,it.comp.sicurezza.pgp

T.H.E. Walrus  wrote:
 > ** Cina: schedato dal governo chi fa uso di crittografia **

Grazie per aver segnalato la notizia, che ha suscitato scalpore e 
preoccupazioni nel mondo degli affari cinese ed estero. La disposizione del 
governo cinese stabilisce che ogni utilizzatore in Cina di programmi che 
consentono la crittografia debba registrarsi presso un apposito ufficio 
della capitale, fornendo le sue generalita' e le specifiche del programma 
utilizzato. Non e' prevista la consegna di una copia delle chiavi, delle 
password o altro.

Sono soggetti alla nuova disposizione tutti i software contenenti opzioni 
di  crittogafia: browser Explorer/Netscape, Pkzip o Winzip, MsOffice... e 
naturalmente anche PGP (mai menzionato esplicitamente). A quanto pare 
l'ufficio preposto alle registrazioni conta 4 impiegati e ha una sede 
modestissima in un vicolo della capitale.

La misura sembra avere lo scopo di conoscere e in certa misura controllare 
il software crittografico circolante in Cina, per assegnare a esso una 
licenza di approvazione ufficiale o scoraggiarlo/proibirlo.

Cio' nascerebbe dalla consapevolezza che in Cina circolano programmi di 
crittografia di uso comunissimo (p.e. nei browser) che usano tecnologia 
straniera, e che questo risulta in una potenziale minaccia alla sicurezza 
nazionale. L'uso di programmi proprietari, non trasparenti e per di piu' di 
provenienza USA (un paese strategicamente rivale alla Cina) e' da tempo 
sotto analisi, ed e' recente la notizia che MsOffice2000 e Win2000 non 
saranno promossi/sostenuti dalle amministrazioni pubbliche cinesi, e che 
gli istituti di ricerca, le universita' e tutto il comparto militare non 
utilizzeranno piu'server WinNT per via dei loro noti problemi di sicurezza.

Contemporaneamente si sta aprendo in Cina un'eta' d'oro per Linux, in 
diverse distribuzioni locali come Red Flag Linux e specialmente come 
piattaforma per server. Sara' tuttavia difficile che Linux soppianti presto 
la formidabile base MsWin stabilita in Cina.

Le software house straniere (MS per prima) hanno annunciato di voler 
utilizzare software crittografico di produzione cinese e autorizzato, da 
includere nei loro programmi.

In questo periodo sono state emanate altre direttive volte a regolamentare 
internet e informatica in Cina, come ad esempio il divieto di fare 
giornalismo online per persone e societa' diverse dalle testate 
tradizionali. Il governo cinese non potra' ragionevolmente controllare 
tutti i siti web, tutti i computer e tutti i programmi del paese; verranno 
sanzionati probabilmente pochi casi destinati a fungere da monito e 
insegnamento (kill the rooster to frighten the monkey).

Tuttavia lo Stato avra' stabilito dei precedenti e otterra' probabilmente 
una graduale autocensura delle aziende e delle persone.

Questa nuova direttiva infatti gettando le basi della "rule of law" su 
internet e informatica rischia di essere un ulteriore strumento di 
incertezza tramite la sua applicazione arbitraria.

L'attenzione di una Nazione per la sicurezza dei dati e la crittografia e' 
tuttavia lodevole, giusta e opportuna: pensiamo all'inchiesta del 
Parlamento Europeo su Echelon, o al fatto che enti e istituzioni europei 
usano programmi proprietari di cui si sa poco (cfr Poste Italiane). In 
generale, quando gran parte del software che contribuisce alla vita di una 
Nazione proviene da un Paese con interessi spesso divergenti dai nostri 
(vedi le guerre commerciali tra Europa e USA, lo spionaggio industriale 
contro Airbus) si pongono seri problemi per il benessere, la sicurezza e i 
diritti dei suoi cittadini.

Jan
  
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