L'idea di integrare due Gpu (una dedicata alle prestazioni e l'altra all'autonomia) può essere buona, ma occorre semplificare il passaggio dall'una all'altra.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-11-2008]
Qualcos'altro che lascia un po' perplessi nella gestione del sistema, in effetti, c'è ed è proprio una delle caratteristiche di punta dei nuovi MacBook Pro: il doppio processore grafico.
La possibilità di scegliere tra prestazioni e autonomia è probabilmente una buona cosa, ma non sarà molto usata se la procedura che consente di passare da una Gpu all'altra (una nVidia GeForce 9400M e una nVidia GeForce 9600M GT, che dispongono di 512 Mbyte di memoria dedicata) non verrà semplificata.
Attualmente, infatti, per poter effettuare lo switch occorre aprire il menu Preferenze Risparmio Energia, dal quale si potrà scegliere Durata della batteria migliorata (e allora sarà attivo il 9400M) oppure Prestazioni migliori (e allora si attiverà il 9600M GT).
Fin qui la cosa andrebbe bene; il problema è che per attivare un processore grafico e spegnere l'altro occorre un logout, ossia una disconnessione dal sistema che chiude le applicazioni aperte. Meglio sarebbe stato poter effettuare il passaggio al volo, senza la necessità di uscire e rientrare.
A dire il vero, Apple sta pensando anche a questo: già con la versione 10.5.6 di Os X (o con Snow Leopard, ovvero Mac Os X 10.6) Apple implementerà la tecnologia nVidia Hybrid Sli, che consentirà il passaggio on the fly da una scheda all'altra.
La prova su strada del MacBook Pro, continuata per qualche giorno, ha permesso di testarne la comodità. Il sistema si avvia rapidamente e permette di essere operativi in poco più di 30 secondi. Le applicazioni di uso comune, come Firefox o OpenOffice, permettono di iniziare a lavorare praticamente tralasciando il periodo di ambientamento che richiederebbe il passaggio a un nuovo software.
La configurazione base di Os X è già adeguata per l'uso quotidiano: la navigazione in Internet, la gestione della posta e la composizione di testi semplici è subito possibile e grazie alle risorse liberamente disponibili in Rete il ventaglio di possibilità si allarga ulteriormente. Quando si avrà tempo, poi, si potrà dedicare qualche momento a scoprire i segreti del sistema.
Il discorso sarebbe forse un po' differente se ci fosse necessità di software particolari: considerando realisticamente la situazione attuale, l'acquisto di un Macintosh deve avvenire dopo aver ponderato con attenzione ogni esigenza. Dopotutto, le alternative ai software abituali generalmente non mancano: per un utente medio si tratta soli di abitudine.
A parte questo occorre dire che gli strumenti offerti, sia hardware che software, sapranno farsi apprezzare al di là delle piccole stranezze o delle convenzioni cui abituarsi. Tastiera, trackpad multitouch e sistema operativo (per non parlare della moltitudine di scorciatoie da tastiera già impostate) collaborano affinché l'uso lavorativo sia il più produttivo possibile.
Questa recensione continua: vai alla pagina seguente
Schermo glossy e durata della batteria
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
niklair