La nuova ondata di phishing targata Poste Italiane punta sul miraggio di facili guadagni in rete.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-05-2007]
Gli ideatori delle mail di phishing targate poste.it devono essersi iscritti a un corso avanzato di social engineering: dopo aver provato a carpire codice e password delle postepay con la richiesta di aggiornamento dei dati, dopo aver minacciato gli utenti di incorrere in possibili sanzioni per autocertificazioni non veritiere, è la volta delle lusinghe.
In queste ore una nuova ondata spammatoria cerca di convincere gli utenti a fornire le proprie credenziali utilizzando come esca la promessa di un guadagno facile e immediato: le email sono di tipo differente ma sono accomunate dal solito italiano claudicante, dal solito link a una pagina che imita lo stile del sito ufficiale delle Poste Italiane e dalla promessa di un accredito immediato di 50 euro sulla propria carta Postepay.
Il testo dell'email invita a compilare un questionario on line: le Poste sembrerebbero impegnarsi a remunerare equamente il tempo speso dagli utenti per rispondere a ben cinque domande, e la richiesta di inserire il codice della carta e il codice di autenticazione viene effettuata al solo scopo di effettuare l'accredito.
In pratica è come se, rispondendo a uno sconosciuto (uscito casualmente da un ufficio postale) che vuol sapere dov'è il tabaccaio più vicino, questi desiderasse contraccambiare l'infomazione ottenuta con 50 euro, e chiedesse bancomat e relativo codice per effettuare il versamento.
Ma in Internet tutto è diverso, perché la rete è un mondo avulso dalla realtà: è un magnifico Eden in cui tutto è permesso, tutto è gratis, si guadagnano migliaia di euro in pochi secondi, si fa tantissima beneficenza senza muovere un dito e si riesce persino a far guarire le persone dalle malattie più terribili semplicemente inoltrando un'email.
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