Avviato al Gran Sasso l'esperimento ideato da Carlo Rubbia. Farà luce sulla "materia oscura".
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-03-2011]
Neutrini e materia oscura: sono questi gli argomenti su cui mira a fare luce il progetto Icarus - Imaging Cosmic and Rare Underground Signals - ideato da Carlo Rubbia già nel 1977 e finalmente avviato al laboratorio dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso.
Lì, sotto 1.400 metri di roccia, si osservano i neutrini emessi dal Cern di Ginevra, a più di 700 Km di distanza, sui quali alcune scoperte sono già state compiute.
Per poter raccogliere informazioni su questi elementi ancora in parte sconosciuti sono stati approntati due contenitori che ospitano argon liquido: alcuni - pochi, dei miliardi partiti dal Cern - neutrini si scontrano con gli atomi di argon, permettendo di capire qualcosa di più sulla loro natura.
Iniziare a svelarne i misteri avrebbe ricadute immense su tutta la fisica e la cosmologia, con un'importanza che Rubbia stesso paragona a quello della rivoluzione copernicana.
Il premio Nobel è orgoglioso di poter fungere da padrino per Icarus non solo perché nato da una sua idea ma perché questo esperimento rappresenta "un'occasione per celebrare vent'anni di originale ricerca e sviluppo attraverso la realizzazione concreta in Italia di uno strumento scientifico di grandi dimensioni, di altissima tecnologia e fino ad ora unico al mondo, e che, peraltro seguendo il nostro esempio, sia americani che giapponesi hanno iniziato a sviluppare e perseguire".
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