Registra tutti gli indirizzi IP ed è pronto a citare in giudizio gli utenti che non vogliono pagare dopo aver letto le notizie.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-10-2010]
Il sito di notizie locali relative alla zona settentrionale dello stato di New York The North Country Gazette è entrato di diritto nella lista dei siti da non visitare, almeno non oltre la prima pagina.
Non si tratta di un sito pericoloso, magari uno di quelli che diffondono malware, ma è proprio soltanto ciò che sembra: una raccolta di notizie che riguardano una particolare zona degli Stati Uniti.
I suoi gestori sono però rimasti affascinati dai proclami di Rupert Murdoch -, in particolare da quelli contro la lettura gratuita delle notizie online che il magnate australiano paragona senza mezzi termini a un furto - e, sentendosi un po' Wall Street Journal, hanno deciso di imporre il pagamento di una quota a chiunque voglia leggere più di un articolo.
Invece The North Country Gazette - vuoi per pigrizia, vuoi per incapacità - ha deciso di affidarsi unicamente al terrorismo psicologico, minacciando gli utenti di terribili conseguenze qualora non ottemperino all'ingiunzione di pagare ma senza adottare alcun sistema per obbligarli: un po' come se il codice della strada imponesse delle multe a chi supera il limite di velocità ma poi vietasse di piazzare gli autovelox, confidando nel pentimento degli automobilisti.
Tanto per iniziare, la Gazette mostra dunque un avviso - realizzato scegliendo un affascinante Comic Sans in tinta rossa - che diffida chiunque a leggere più di un contenuto senza pagare.
Un sobrio post in nero avverte che è concessa una sola lettura per visitatore; l'indirizzo IP di chi voglia proseguire a proprio rischio e pericolo nello sfruttare i contenuti senza versare l'obolo prescritto sarà conservato e usato per perseguire il suo titolare, secondo la legge.
L'accusa, naturalmente, è di furto; la Gazette sostiene di aver assunto un avvocato apposta per far causa a tutti i "ladri" e inviare a tutti i provider coinvolti le richieste necessarie a ottenere gli indirizzi IP.
Sembrerebbe quasi una minaccia seria ma purtroppo l'effetto terroristico viene meno proprio nel finale, quando tra gli ISP che l'avvocato si premurerà di contattare con particolare sollecitudine viene citato prima di ogni altro Verizon Droid, che però non è un provider ma uno smartphone prodotto da Motorola.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|