Il lancio dell'iPad passa dal mediatico al reale. Molti fan di Apple sperimentano sulla loro pelle i problemi del dispositivo. Problemi ampiamente previsti, ma non creduti da quasi nessuno.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-04-2010]
Probabilmente l'iPad avrà una diffusione significativamente maggiore dei dispositivi a lui molto simili lanciati già nel lontano 2002 dalla Microsoft con l'allora "nuovo" Windows XP Tablet edition che cercò di portare alle masse dispositivi già esistenti in ambito professionale.
Tuttavia non sarà davvero una rivoluzione nel mondo del computing domestico. Già i primi utenti si lamentano di molti problemi e già sono pubblici alcuni dubbi anche sulla robustezza fisica del dispositivo.
Apple è conscia di questo e infatti vi sono già rumor (che nello standard Apple equivalgono ad annunci commerciali) sul prossimo lancio di una potenziata linea MacBook che punta su velocità (dischi a stato solido molto più rapidi, robusti, a basso consumo e costosi dei dischi tradizionali a piattelli) e lunga durata della batteria riducendo ad esempio l'uso del comparto grafico con soluzioni tipo Nvidia Optimus.
Se tuttavia è così sarà solo un palliativo né più né meno come dare il bianco su una macchia d'umido: dati come la crescita di utilizzo di Android (sistema con tanti problemi ma assai fruibile e non blindato sino all'inverosimile) dimostrano che si può incantare il mercato fino a un certo punto, sia pur molto alto, ma non oltre.
Il cloud computing (tenere i dati degli utenti lontano dai legittimi proprietari per rinforzare un lock-in che non regge più) la diffusione di dispositivi sempre più immodificabili ed inaccessibili non aiuta. Se da un lato favorisce l'illegalità dando quindi una buona leva commerciale (che non piace però alle major dell'entertainment) dall'altro non è tecnicamente sostenibile.
L'utente finale è e resta inesperto ma non accetta di essere totalmente nelle mani di un'azienda ben più grossa di lui: vuole una sua libertà. Il business del futuro è molto probabilmente vendere un'assistenza "leggera" e sempre disponibile, a costi bassi e costanti, che l'utente è generalmente disposto a pagare non percependo neppure il reale costo complessivo.
Affinché l'assistenza sia un profitto, è necessario tuttavia commercializzare dispositivi e sistemi sul modello Unix (dove tutto funziona, tutto si sistema facilmente, ma solo se sai come fare) come aziende sul tipo di Canonical (Ubuntu) e in maniera differente Oracle già fanno.
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