Solaris non è più gratuito. La versione open source non rientra nei piani societari: verrà gradatamente dismessa.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-03-2010]
Oracle non ha perso tempo: ora che l'acquisizione di Sun è cosa fatta, il nuovo marchio ha sostituito il vecchio e la politica cambia di conseguenza, confermando almeno in parte i timori di chi temeva la fine delle aperture fatte da Sun negli ultimi tempi.
Solaris - il sistema operativo Unix creato da Sun e ora ribattezzato Oracle Solaris - è la prima vittima di questi cambiamenti.
Se fino a oggi si poteva scaricare Solaris e utilizzarlo gratuitamente (con la possibilità di sottoscrivere un contratto di supporto), d'ora in poi il sistema sarà disponibile per 90 giorni a titolo di "versione di prova" e poi, scaduto il periodo, chi vorrà continuare nell'utilizzo dovrà acquistarlo.
Il vero problema per i fan di Solaris è rappresentato dall'altra notizia: non tutte le nuove caratteristiche di Solaris (che integrerà tecnologie Oracle) verranno incluse in OpenSolaris, la versione open source del sistema operativo attualmente alla base della sorella maggiore.
Bloccare lo scambio di codice suona come una condanna a morte per OpenSolaris che, a questo punto sostanzialmente privo del supporto di Oracle, sembra destinato a un destino infausto.
Gli sviluppatori, già preoccupati da tempo e dubbiosi circa la possibilità di arrivare a creare un OpenSolaris 11, hanno fatto sapere di non avere intenzione di arrendersi: stanno studiando un modo per far sopravvivere il sistema, forse creando un'organizzazione non profit che lo gestisca.
Tuttavia fin dalla presentazione dei piani di Oracle, avvenuta a gennaio, è stato chiaro che per OpenSolaris non c'è posto nel nuovo assetto, e il futuro è quantomai fosco.
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