Al lavoro per salvare la legge di Moore

La corsa alla miniaturizzazione sta per raggiungere il traguardo ma la nuova tecnologia ai plasmoni consentirà di creare transistor di dimensioni infinitesimali.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-10-2008]

Legge di Moore plasmoni Berkeley Bogy Xiang

Chiunque si interessi di informatica avrà sentito parlare della legge di Moore, formulata dal confondatore di Intel basandosi su un'osservazione empirica e che recita: "Le prestazioni dei processori e il relativo numero di transistor raddoppiano ogni 18 mesi".

Finora gli sviluppi tecnologici l'hanno rispettata; ormai, però, si teme che la validità della legge stia per finire, e che ciò accadrà con il passaggio della tecnologia costruttiva delle Cpu a 32 nanometri.

Quando infatti anche gli attuali 45 nanometri sembreranno troppi e si passerà ai 32, bisognerà ammettere che non si potrà procedere sulla strada della miniaturizzazione con le attuali tecnologie: le lenti ottiche non saranno più adeguate.

Questa triste conclusione della progressione prevista da Moore potrebbe però essere scongiurata, secondo quanto affermano i professori dell'Università di Berkeley David Bogy e Xiang Zhang.

Essi hanno ideato un nuovo sistema per creare i chip di silicio con un procedimento che richiama quello fotolitografico e si basa sull'uso di materiali detti plasmonici.

Gli elettroni di questi materiali, opportunamente sollecitati, sono in gradi di vibrare a una lunghezza d'onda veramente minima, molto minore rispetto a quella della luce normale, e possono essere usati come una sorta di lente per concentrare fasci di luce che hanno lunghezza d'onda superiore.

Il wafer di silicio da fotolitografare ruoterà al di sotto della lente; il sistema di creazione dei chip somiglierà per certi versi a quello con cui i dischi rigidi memorizzano le informazioni, dove una testina si muove sopra un piatto rotante. O, per i nostalgici, in maniera analoga a quel che accadeva per i vecchi dischi in vinile, senza che però avvenga alcun contatto.

Gli esperimenti condotti finora hanno permesso di arrivare solo a 80 nanometri (ancora quasi il doppio della tecnologia attuale), ma gli scienziati ritengono che si potrà scendere fino a 10 o 5 nanometri.

Questo sistema consentirebbe anche di creare dei dispositivi ottici in grado di immagazzinare quantità di dati al momento quasi inconcepibili, e in più a costo ridotto rispetto a quelli imposti dalle macchine attuali.

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Commenti all'articolo (5)

Il problema è la legge: scendere sotto i 32 nanometri, stando a quando sostiene Tsmc, è possibile; tuttavia ciò che non sarà possibile è rispettare la legge di Moore. Scendendo sotto i 32 nm non si può mantenere la progressione attuale, che implica il raddoppio di prestazioni e numero di transistor ogni 18 mesi. E infatti la... Leggi tutto
4-11-2008 10:03

{utente anonimo}
Nell'articolo si legge: "La validità della legge stia per finire, e che ciò accadrà con il passaggio della tecnologia costruttiva delle Cpu a 32 nanometri. Quando infatti anche gli attuali 45 nanometri sembreranno troppi e si passerà ai 32, bisognerà ammettere che non si potrà procedere sulla strada della miniaturizzazione con le... Leggi tutto
4-11-2008 08:39

Addirittura i cristalli cresciuti nello spazio :shock: Skynet è ad un passo! :lol:
1-11-2008 14:03

{Axel}
Arseniuro di Gallio ed altro... Leggi tutto
31-10-2008 21:14

Stupendo 8) !
31-10-2008 18:24

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